Si terranno domani, lunedì 11 giugno, alle ore 14.00, presso la Chiesa Santa Rosa da Viterbo in Via Santa Giovanna Elisabetta i funerali di Gino Santercole, morto all’età di 78 anni stroncato da un infarto. Chitarrista, musicista e compositore di alcuni fra i brani più noti della musica italiana, la sua ultima apparizione televisiva risale al 1999, quando suo nipote Adriano Celentano lo invitò nello show “Francamente me ne infischio”. È del 2014, invece, il suo ultimo album, dal titolo “Voglio essere me”, un successo che tuttavia non è servito a riportarlo sulle scene: “Ci si ricorda delle persone quando muoiono, noi abbiamo lottato affinché ci si ricordasse di loro da vive. Lo abbiamo fatto anche con Gabriella Ferri – ha sottolineato la moglie Melù – L’ultimo disco di Gino aveva avuto ottimi riscontri sulla stampa, ma poi in tv gli chiedevano di andare solo con Celentano. Nelle radio ci hanno chiesto 100.000 euro per tre passaggi. Non era uno che sgomitava per esserci a tutti i costi”. (Agg. di Fabiola Iuliano) 



DALLA MUSICA ALLA RECITAZIONE: LA CARRIERA DI ATTORE

Gino Santercole è morto un paio di giorni fa, regalando alla musica uno dei più grandi compositori italiani che difficilmente verrà dimenticato dal pubblico. Apparso con l’appellativo di “nipote di Adriano Celentano”, ha avuto modo di regalare brani di forte impatto emotivo. Santercole era entrato nel Clan dello zio ma tra i due sono emersi molteplici dissapori che lo avevano spinto ad allontanarsi dal gruppo. Molti anni dopo però, avvenne la riappacificazione. Oltre alle canzoni, Santercole ha proposto pure delle colonne sonore. Ed infatti, così come riporta Il Messaggero si legge: “un particolare successo riscuote Such a cold night tonight, inclusa nel film e nel disco Yuppi du. Un ottimo consenso di critica ottiene anche la sua colonna sonora del film Segni particolari: bellissimo (1982)”. Dopo varie partecipazioni ad alcuni musicarelli nel 1969 ha iniziato anche la sua carriera d’attore senza mai abbandonare la musica e partecipato a Un disco per l’estate 1970 con Il re di fantasia. (Aggiornamento di Valentina Gambino)



LE PAROLE DELLA MOGLIE

E’ morto nella giornata di ieri Gino Santercole, 77enne autore, compositore e cantante, famoso in particolare per aver scritto alcuni testi delle canzoni di Adriano Celentano, di cui era anche il nipote. Oggi, ai microfoni del quotidiano free press Leggo, ha parlato la moglie Melù, che ha voluto svelare le ultime parole del compianto marito, la notte prima di morire: «“Tu non sai cosa sta accadendo” mi ha detto confuso nella notte. E adesso io non riesco a concepire la mia vita senza di lui. Noi eravamo uguali, una persona sola, da quando ci siamo incontrati abbiamo vissuto ogni momento uniti. Non sono stati 45 anni ma 250, per intensità, e ancora ne avremmo voluti trascorrere insieme. Abbiamo sempre pensato che fosse meglio amarsi da vivi. Mio marito era un artista e forse è stato trattato da morto già troppo tempo fa». Forse la donna si riferisce al fatto che negli ultimi anni Santercole si è visto davvero poco in televisione o comunque sui palcoscenici importanti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



IL CONCERTO DEL PROSSIMO 23 GIUGNO

Gino Santercole è morto a 78 anni. Il cantautore nipote di Adriano Celentano, il prossimo 23 giugno si sarebbe dovuto esibire a Uggiate Trevano per un concerto tributo gli 80 anni di Celentano. La notizia è stata diffusa nella giornata di ieri dall’ANSA. Il musicista si trovava in quel di Roma ma era nato a Milano ed era figlio di Rosa, sorella del molleggiato. E’ cresciuto nella celebre via Gluck e insieme ad altri artisti famosi come Don Backy, Pilade e Gianco, affiancò lo zio nella nascita del Clan Celentano. Appartengono a lui le musiche di brani storici come  “Una carezza in un pugno”, “Svalutation”, “Straordinariamente” e “Un bimbo sul leone”. Il prossimo 23 giugno sarebbe dovuto essere uno degli ospiti a Uggiate Trevano di “Celebration”, un tributo in mostra e musica per gli 80 anni del Celentano e i 25 del fan club “Celebre”. Oltre ad essere un compositore, fu anche attore e chitarrista. Negli anni ’60, Santercole ha sposato Anna Moroni, sorella di Claudia Mori, moglie di Celentano, diventando quindi il cognato di suo zio. Dal matrimonio con Anna sono nati i suoi due figli. (Aggiornamento di Valentina Gambino)

UNA DEDICA PER GINO

Sono tanti i volti noti che hanno voluto dedicare un piccolo pensiero a Gino Santercole, 77enne figura molto importante per la storia della musica italiana, autore di alcuni dei testi più famosi delle canzoni di Adriano Celentano. Rita Pavone, sua collega, ha utilizzato Twitter per unirsi al dolore della famiglia per la scomparsa di Gino: «E’ con dispiacere – scrive sul proprio profilo ufficiale Twitter – che vengo a sapere della scomparsa improvvisa di Gino Santercole, personaggio carismatico della musica italiana. Che la terra gli sia lieve. RIP». Altro personaggio famoso che ha voluto ricordare Santercole, anch’egli molto legato alla musica, è Red Ronnie, che sempre attraverso la pagina personale Twitter ha scritto: «Un saluto a Gino Santercole che è volato nell’altra dimensione. Sono felice di averlo ospitato a raccontarsi». A loro due si aggiungono poi centinaia di messaggi di persone comuni, a cui il noto cantautore è rimasto nel cuore per gli splendi versi che lo stesso ha regalato. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

LE PAROLE DELLA MOGLIE

Gino Santercole, chitarrista, attore, compositore, autore di brani che hanno fatto la storia della musica italiana, è morto all’età di 78 anni. Un grave lutto per il mondo della musica: Gino era nipote di Adriano Celentano e suo autore. Una parentela importante che, stando a quanto rivela la moglie Melù, afflitta, a il Messaggero: «La parentela per noi non è mai stata un problema, sono state semmai voci improprie a fomentare le polemiche. – dichiara la signora Santercole che non vuole fare polemica ma desidere chiarire delle cose – Gino scriveva grandi canzoni e aveva un suo nome e un cognome. Anche in queste ore viene ricordato in quanto ‘nipote di Celentano’, addirittura ‘cognato di Celentano’. Cognato di Celentano non lo è più da 45 anni e credo che oggi meriti rispetto» (Aggiornamento di Anna Montesano)

I MESSAGGI DI ADDIO

Gino Santercole, uno dei ragazzi della via Gluk in cui è cresciuto, si è spento all’età di 78 anni. Tra i più importanti autori italiani, ha fatto parte del Clan Celentano, fratello di sua madre, insieme a Don Backy, Pilade e Gianco. La notizia della sua morte ha rapidamente fatto il giro del web. Sui social, sono tantissimi gli artisti, ma anche la gente che si è emozionata ascoltando le canzoni da lui scritte, che gli stanno dicendo addio. Tra i tanti personaggi del mondo dello spettacolo c’è anche Drupi che, sulla sua pagina Facebook, ha pubblicato una foto in cui è con Gino Santercole scrivendo poche, ma significative parole. “Come mi mancherai”, è la didascalia che accompagna l’immagine dei due artisti. “Un altro grande che se ne va”, “condoglianze alla famiglia”, scrivono poi gli utenti nel salutare per l’ultima volta Santercole. Cliccate qui per vedere il post (aggiornamento di Stella Dibenedetto).

MORTO GINO SANTERCOLE, NIPOTE DI ADRIANO CELENTANO

E’ morto oggi Gino Santercole, nipote di Adriano Celentano. Il “ragazzo della via Gluck” è stato stroncato da un infarto. Ricordato soprattutto per i successi come autore, Santercole è infatti fautore di canzoni come: Svalutation, Un bimbo sul leone, Straordinariamente e tante altre. Ma è anche al cinema che Santercole si tuffa a capofitto, lavorando con registi come Pietro Germi, Dino Risi, Giuliano Montaldo, Luigi Comencini, Luciano Salce, Mario Monicelli. Così, alla fine degli anni 70, cala però l’ombra della depressione: divorzia dalla moglie, e si allontana anche dalla coppia Celentano-Mori, che tanto significava per lui. Sono questi, per lui, lunghi anni dedicati alla psicoterapia. Si allontana dalle scene in un periodo di totale silenzio stampa. (Aggiornamento di Anna Montesano)

ADDIO A GINO SANTERCOLE

E’ morto oggi Gino Santercole, chitarrista, cantante e compositore di alcuni pezzi storici, come ad esempio “Una carezza in un pugno” e “Svalutation”, che Adriano Celentano portò al successo. Aveva 77 anni, e un infarto se l’è portato via nella sua casa di via dei Due Ponti a Roma dove viveva da tempo. Come scrive il quotidiano La Repubblica, a confermare la notizia sono stati i familiari. Era nato il 23 novembre del 1940, ed era il nipote di Adriano Celentano ma anche il cognato, visto che aveva sposato Anna Moroni, che è anche la sorella di Claudia Mori (moglie del Molleggiato). La carriera di Santercole è molto legata a quella di Celentano; è cresciuto nella celeberrima via Gluck di Milano, e insieme ad Adriano debuttò nel mondo della musica con i Rock Boys e poi con i Ribelli.

LA DEPRESSIONE A FINE ANNI ‘70

Nel 1964 il debutto come cantante solista e nel 1966 partecipa al Festival di Sanremo dove presenta con Celentano “Il ragazzo della via Gluck“, pezzo che poi rimarrà nella storia. Ma il grande successo arriva nel 1968: esce “Azzurro”, iconico pezzo di Celentano, ma il Lato B è occupato da “Una carezza in un pugno”, canzone d’amore scritta da Santercole che verrà acclamata da pubblico e critica, al punto che rischierà di fare ombra addirittura al Lato A. La vita di Santercole prende una svolta negativa a fine anni ’70, quando cade nella depressione, divorziando dalla moglie e allontanandosi da Celentano e Mori. Il silenzio fino al 1999 quando si riappacificò in diretta tv con il Molleggiato. Nel 2014, l’ultimo lavoro da musicista, “Voglio essere me”, disco blues, rock e ballata.