Enrico Ruggeri salirà sul palco dell’Arena di Verona per cantare in occasione dell’evento intitolato “Umberto Tozzi – 40 anni che ti amo”, organizzato lo scorso ottobre per celebrare il grande successo di una delle hit più amate della musica italiana. Al fianco dello stesso Tozzi e di Gianni Morandi, Ruggeri si esibirà nella canzone ‘Si può dare di più’ con la quale il trio aveva conquistato la vittoria al Festival di Sanremo nel 1987. Tale brano ottenne grande successo negli anni successivi, tanto da essere conosciuto ancora oggi da tre generazioni: non solo raggiunse la vetta della classifica musicale italiana (dove vi restò per sette settimane) ma diventò un’esortazione a non arrendersi, tanto da essere utilizzato dalla Nazionale cantanti (di cui Tozzi, Ruggeri e Morandi all’epoca facevano parte) come proprio inno. Ma questa canzone è solo una tra le tante di Ruggeri, che di recente si è riunito al gruppo dei Decibel.



LA REUNION E L’ULTIMO ALBUM

Nel marzo del 2017, è uscito l’album “Noblesse oblige” che ha segnato la reunion di Enrico Ruggero con i Decibel (Fulvio Muzio e Silvio Capeccia). La band ha quindi deciso di tornare a cantare al Festival di Sanremo, a 38 anni di distanza, con la canzone “Lettera dal Duca”, alla quale ha fatto seguito il sesto album del gruppo intitolato “L’anticristo” (uscito il 16 febbraio 2018). Intervistato dal Corriere della Sera, Ruggeri ha spiegato come questa reunion sia avvenuta quasi per gioco, precisando anche le ragioni del titolo dell’ultimo album: “Abbiamo scelto questo titolo perché crediamo che ci sia qualcuno che condiziona la nostra mente, qualcuno che decide tutto delle nostre società”. I Decibel, uno dei primi gruppi punk degli anni 70 in Italia, hanno anche deciso di dedicarsi ad un nuovo tour in diverse località italiane, svoltosi nei mesi di aprile e maggio, e partito da Berlino dove il gruppo è approdato per girare il video di “Lettera dal Duca”



IL RITORNO AL PUNK

Enrico Ruggeri e i Decibel hanno le idee chiare, riproponendo al loro pubblico la musica punk che li ha sempre contraddistinti. Ecco perché, intervistato da Il Corriere della Sera il cantante precisa: “La novità che abbiamo portato negli anni Ottanta paradossalmente mi sembra ci sia ancora. Facciamo concerti dove suoniamo davvero, i nostri sono concerti diversi da quelli che spesso si sentono in giro”. È dunque inevitabile che il pubblico venga sorpreso durante ogni loro esibizione, caratterizzata da novità e soprattutto non da musica virtuale: “Il nostro è un concerto vero, non una pantomima nella quale tutti fanno finta di suonare. E questo vuol dire una sorpresa ogni sera, che sorprende anche noi perché è suonata sul momento, senza campionature e senza niente di virtuale, come nella musica attuale spesso succede”. E proprio di musica vera si parlerà questa sera su Rete 4 in occasione del grande concerto di alcuni dei migliori artisti italiani.

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