Stuprata a 13 anni: è la storia di Jennifer Fox, regista e sceneggiatrice americana, che coraggiosamente ha deciso oggi di raccontarla, in un film che andrà in onda su Sky Cinema il 20 luglio con il titolo di The Tale. La sua parte la interpreta Laura Dern, nota attrice che ha interpretato tra gli altri il primo Jurassic Park e vincitrice di un Golden Globe. La storia è simbolo delle violenze quotidiane che le donne, anche bambine, subiscono quotidianamente: la Fox aveva “camuffato” quanto le era successo come un semplice rapporto sessuale, escamotage che le vittime di violenza sessuale mettono in atto in modo inconscio per proteggersi dal dolore. Ma a 40 anni riemerge il vero ricordo e la donna capisce di essere stata stuprata. Su La Repubblica di oggi Laura Dern, intervistata, parla di questo film dicendo essere stato il famoso regista Brian De Palma, suo amico, a parlarle del copione di The Tale. La storia la affascina, nonostante, dice quanto sia difficile entrare in un personaggio che ha vissuto una tale violenza: “Come attore ti costringe a imbarcarti in un tragitto avventuroso e movimentato, e parlando con altre donne ho capito che molte si identificano con questa storia”. 



LAURA DERN: “A 13 ANNI MI FACEVANO FARE PROVINI IN HOTEL”

Le statistiche riguardo alle violenze sulle donne sono scioccanti: “Abusi sessuali nei confronti di minori avvengono una volta ogni otto minuti negli Usa. Il 93% delle volte la vittima è parente dell’aggressore”, dice ancora Laura Dern a Repubblica. E’ infatti l’ambiente della famiglia che stimola queste perversioni: “Genitori, zii, padrini, amici di famiglia per la stragrande maggioranza sono i responsabili quando ci sono casi di violenza sessuale ai danni di minori”. Il film è già stato presentato al Festival Sundance, accolto con sdegno e solidarietà, dice Laura Dern, c’è stata una vera gara per poterlo distribuire. D’altro canto il movimento MeToo contro la violenza sulle donne farà da cassa di risonanza e sarà certo un grande successo commerciale. Al proposito l’attrice, che ha cominciato a lavorare nel cinema da ragazzina, ricorda una sua aduzione allo Chataeu Marmont. “Mi accomodarono in una suite privata e mi fecero sedere su un letto per leggere le mie battute al regista, da soli, e nessun altro. Avevo 13 anni. Tutto andò bene, ma non è che mio padre o mia madre fossero con me. Benvenuta nel mondo del business. È così che sono cresciuta. Ma per miracolo non sono stata mai vittima di abusi”.

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