Marco Carta dopo il ricovero e l’operazione, si è finalmente goduto una giornata di sole tutta per lui. Il cantante sardo infatti, tramite Instagram ha mostrato agli estimatori tutte le sue cicatrici, senza paura. Ed infatti, prendendo tutte le precauzioni del caso, ha voluto anche passare una giornata al mare, concedendosi un poco di relax e del tempo nella sua bellissima Sardegna. Condividendo con i fan i segni dell’operazione che sono rimasti sulla sua pancia, qualche giorno fa non era sceso nei dettagli ma ha comunicato di essere in ospedale. Dopo essere molto dimagrito, ha espresso anche la volontà di rimettersi in piedi più in forma di prima riconquistando anche la massa muscolare. Il vincitore di Amici 7 ha postato una fotografia con le cicatrici bene in mostra: “E chi se ne frega? Sto qui a scrivere, vuol dire che son vivo”. Queste le parole del cantante, felice di condividere la sua forza anche in questi momenti difficili.



Marco Carta, prima uscita al mare dopo l’intervento

Marco Carta non ha rivelato cosa gli è realmente accaduto. A svelare l’arcano, ci ha pensato suo nonna, raggiunta dai giornalisti di DiPiù. La signora ha raccontato: “In famiglia soffriamo un po’ tutti di problemi allo stomaco e Marco era da un po’ che tribolava. Insomma, ha sempre avuto una certa acidità di stomaco che non lasciava ben sperare. Del resto, la sua attività a volte lo porta a essere stressatissimo. La vita da musicista lo porta sempre in giro, tra concerti e spettacoli, e ovviamente non mangia bene. Una ulcera. E per questo è stato costretto a operarsi. Per fortuna è tutto passato, adesso quello che conta è che si riposi e si rimetta in piedi”. Postando una fotografia al mare, con le cicatrici coperte nella maniera migliore, il cantante ha deciso di affrontare la sua prima uscita pubblica, con un sorriso: “Ho deciso di uscire, ho deciso (con le precauzioni dovute) di andare al mare. Ho deciso che tutto questo non mi toglierà dalle mani la vita e neanche l’estate”.



Leggi anche

Marco Carta: “La morte di mia madre è stata come un abbandono”/ “Non ho potuto salutare mia nonna…”