Sofia Reyes è una delle protagoniste internazionali che questa sera si sono esibite sul palco della kermesse. Con il brano dal titolo 1, 2, 3, l’artista ha incantato la platea, ma subito dopo ha ripercorso la sua straordinaria carriera che ha avito inizio nelle serie tv. Dopo aver notato la bellezza di Hilary Blasi, la cantante ha ringraziato tutti i presenti per il caloroso affetto ricevuto, rivelando che quella del Wind Summer Festival è in assoluto il suo primo live nel nostro paese: “Grazie Italia, è la prima volta che mi esibisco qui, per cui sono felicissima, vi ringrazio molto”. Per l’occasione, Sofia Reyes ha avuto la possibilità di visitare Roma come una turista qualunque, condividendo i magici scatti della sua breve vacanza, fra i quali spicca fra tutti quello che ritrae la fontana di Trevi. “La prossima volta parlerò italiano”, promette Sofia Reyes, prima di lasciare il palco con i consueti saluti di rito. (Agg. di Fabiola Iuliano)



DA BAMBINA VITTIMA DI BULLISMO

Messicana e amatissima anche in Italia, Sofia Reyes è considerata una delle maggiori popstar del momento. La sua “1, 2, 3”, rigorosamente pronunciata in spagnolo ha già attirato l’attenzione di Billboard, che ha notato come la giovane artista abbia dato una grande svolta alla propria carriera. Senza considerare la vetta delle classifiche conquistate con questo suo brano, già presente nella playlist estiva di tutti i fan. La storia di 1, 2, 3 è molto semplice: nasce da un’idea della Reyes, Jason Derulo e De La Ghetto, artista urban di origine portoricane. “Loro mi credono una preda facile”, sottolinea a Glamour, “si sbagliano”. Ovviamente il riferimento della cantante non è diretto ai due colleghi, ma ad ampio raggio a tutti coloro che credono di poter conquistare una donna con il semplice schiocco delle dita. Sofia Reyes sarà inoltre presente al Wind Summer Festival 2018, in onda su Canale 5 nella prima serata di oggi, giovedì 12 luglio. La star ha partecipato infatti alla terza serata della kermesse, al fianco di tanti altri nomi della musica italiana e mondiale. Con oltre 160 milioni di visualizzazioni sulle piattaforme streaming, la sua “1, 2, 3” continua ad avanzare e conquistare un successo dietro l’altro. Il brano ha permesso inoltre alla Reyes, Charlie Guerrero e Paloma Hecht di stringere un forte legame, quasi una fratellanza che porta i due ragazzi e artisti ad essere una sorta di angeli custodi per la collega. Il suggeritore e la manager del resto hanno la funzione di genitori professionali per Sofia, che li segue da quando era poco più che una bambina. E’ a loro che deve maggiormente il suo successo e la possibilità di essere ad oggi considerata fra gli artisti più in vista.



UN PASSATO NON SEMPLICE

Il passato di Sofia Reyes non è semplice, tanto che sono presenti nella sua adolescenza degli episodi di bullismo. Eventi che le hanno permesso alla fine di emergere come cantante e che riversa nei suoi brani, in quei testi in apparenza leggeri che nascondono in realtà mille significati. A questo si aggiunge anche un pizzico di fortuna o destino, visto che l’incontro con Jason Derulo è avvenuto per caso tre anni fa, quando i due artisti non avevano ancora intuito di poter lavorare insieme. Saranno passi importanti che invece alla fine permetteranno ai due di unirsi per la realizzazione di “1, 2, 3”, una canzone che ha permesso alla Reyes di partecipare alla Latin Music Week di aprile, promossa da Billboard. Nonostante la sua giovane età, la cantante ha già dovuto fare diverse rinunce, a partire dal mondo scolastico. Per riuscire ad ultimare gli studi è stata costretta a seguire le lezioni online, dettaglio importante visto che ha contribuito a renderla determinata nella realizzazione del suo sogno: diventare una popstar. Lo ha rivelato la stessa Reyes a Federico Rossi del duo Benji & Fede, in occasione di Warner Squad. In questi giorni la Reyes si trova invece a Venezia e sembra che voglia proseguire il suo giro in Italia ancora per qualche tempo. Una foto sui social la mostra alla Serenissima, mentre ammira la laguna da uno degli storici ponti. Due ore appena per poter rimanere in città, prima di volare verso altre mete.