La critica ha elogiato Zhang Yimou regista del film “Hero”: “Diretto da uno dei registi più dotati, versatili (e ambigui) del cinema d’oggi, lo Zhang Yimou di ‘Lanterne rosse’, ‘La storia di Qiu Ju’”, ha scritto Fabio Ferzetti, sul Messaggero. E ancora: “Filosofico eppure mai pedante, Yimou esercita il lucido controllo del proprio talento nella ricerca del vagheggiato e utopistico equilibrio tra pace e sacrificio, tradizione e modernità, Oriente e Occidente”, ha commentato Valerio Caprara, sul Mattino. Maurizio Cabona, sul Giornale, ha detto: “Zhang Yimou con ‘Non uno di meno’ e ‘La strada verso casa’ aveva dimostrato di saper fare ottimo spettacolo della storia contemporanea cinese; ora – allo stesso modo – ci riesce con quella antica”. Ricordiamo che “Hero”, clicca qui per vedere una scena del film, andrà in onda su Iris a partire dalle 21.00 ma sarà possibile vederlo anche in streaming grazie al portale di Mediaset, sui dispositivi mobile cliccando qui.
CURIOSITÀ SULLA PRODUZIONE DEL FILM
Una pellicola cinese, Hero, è la proposta di Iris per la sua prima serata di oggi, venerdì 13 luglio 2018 che vede alla regia Zhang Yimou che si è occupato anche del soggetto e della sceneggiatura con Li feng e Wang Bin. La produzione del film è stata firmata da William Kong con Philip Lee e Zhang Yimou, il montaggio è stato realizzato da Angie Lam con le musiche di Tan Dun e la scenografia di Huo Tingxiao. La pellicola è stata prodotta in Cina nel 2002 ed è stata girata in cinese. Il film Hero è il più costoso che la Cina abbia prodotto negli ultimi vent’anni e lo dimostra la presenza nel cast di diverse star del Paese. In particolare, Maggie Cheung e Tony Leung Chiu-Wai hanno già avuto modo di lavorare insieme su sei diversi set, prima di essere ingaggiati per questo nuovo lavoro. La distribuzione ha vissuto invece delle difficoltà, sia per la proiezione a Pechino, avvenuta due mesi dopo il rilascio ufficiale, sia in America. Gli utenti del social Quora segnalano infatti che Quentin Tarantino abbia ostacolato la distribuzione nei cinema americani, facendo delle pressioni alla Miramax perché tardasse di quasi due anni. Secondo il giornalista Dario Zonta de L’Unità, la pellicola rappresenta la volontà del regista Zhang Yimou di confrontarsi con uno dei generi più apprezzati in Oriente, dopo essersi fatto conoscere con colossi cinematografici come Lanterne rosse. I riconoscimenti ricevuti con quest’ultimo titolo sono in realtà molti di più rispetto a quanto registrato dalla sua nuova opera, dato che ha registrato una nomination agli Oscar nell’anno successivo.
NEL CAST TONY LEUN CHU-WAI
Il film Hero è la proposta di Iris per la sua prima serata di oggi, venerdì 13 luglio 2018. La pellicola è del 2002 ed è stata diretta da Zhang Yimou e realizzata in Cina, è presente la versione short da 96 minuti, prevista dall’emittente italiana, e quella originale da 107 minuti comprensiva di scene tagliate. La trama del film d’azione si basa su un fatto storico avvenuto nel 227 a.C., legato al tentativo di omicidio del primo imperatore cinese Qin Shi Huang. Il soggetto è a cura dello stesso regista, mentre le musiche sono di Tan Dun e la fotografia di Christopher Doyle. Nel cast figurano invece i protagonisti Jet Li, Tony Leun Chiu-Wai e Maggie Cheung. Al loro fianco troviamo inoltre Donnie Yen, Zhang Ziyi e Daoming Chen. Ma vediamo la trama del film nel dettaglio.
HERO, LA TRAMA DEL FILM D’AZIONE
La trama di Hero ruota attorno alla situazione in Cina all’epoca di Qin, uno dei regnanti più crudeli e ambiziosi del 201 a.C. Il re vuole infatti assumere il controllo dell’intero Paese e spazzare i sei rivali, divisi in altrettanti regni, e per questa sua sete di potere è spesso il bersaglio di alcuni aggressori. Decide quindi di vivere in solitudine, con il divieto assoluto per chiunque di avvicinarsi a meno di 100 passi da lui. Un giorno uno sconosciuto si presenta al suo cospetto per annunciargli di aver eliminato tutti coloro che volevano vederlo morto, mossi da vendetta personale e conosciuti per le loro abilità con la spada. Il re decide di offrirgli come ricompensa la possibilità di accorciare le distanze imposte, curioso di scoprire come sia riuscito a sterminare i sicari. Ascoltato il suo racconto, Qin diventa sempre più malleabile, tanto da ricompensarlo per la morte di due dei killer, autorizzandolo a sedersi ancora più vicino a lui. L’ultima parte del racconto dello sconosciuto riguarda Spada Spezzata e Neve che Vola, due maestri d’arte e amanti che è riuscito a dividere grazie alla debolezza di entrambi. L’inganno tuttavia non dura a lungo, dato che Qin intuisce di trovarsi di fronte ad un assassino più pericoloso di coloro che ha ucciso, ma scopre che in realtà i suoi racconti sono solo delle menzogne.