Bella, seguita sui social, star di YouTube ma sempre con i piedi bene a terra, Sofia Viscardi è la stessa del momento e chi la segue lo sa bene. Se tutti i video o le foto postate sui social non vi bastano più a dire la sua sull’amata figlia è proprio la mamma Celeste, 46 anni, direttrice della comunicazione per il marchio Plan C. In una lunfa intervista a IlCorriere.it, mamma Celeste racconta tutto di lei sin dalle doglie e dalla voglia di suo marito e della loro intera comitiva di conoscere la prima bambina in arrivo a “disturbare” le loro serate. La donna parla di Sofia come di una “donna” sin da piccola: «Direi che ha sempre avuto un’attitudine da adulta» ma anche di tutti i suoi “vizi” a cominciare dalla famosa copertina di Linus che porta con sé in giro per il mondo e di cui in pochi conoscono la sua esistenza. Di cosa si parla?
LA COPERTA DI LINUS E LA PRIMA BOCCIATURA
In questo caso non è una coperta che Sofia Viscardi si porta dietro ma di qualcosa di più piccola che, per fortuna, mette in valigia. Si tratta di una federa che lei si porta dietro e che non lascia mai nemmeno quando è costretta a dormire in albergo: “È una federa con gli uccellini e le foglie che sua nonna ha dovuto rattoppare più volte negli anni, perché Sofia se la porta ancora dietro negli alberghi, ogni tanto la dimentica e se la fa rispedire a Milano”. Ma questo non è il suo unico segreto visto che mamma Celeste rivela anche ce la figlia ha imparato a leggere da sola con un libro illustrato, Buonanotte Stellina quando aveva 4 anni e ormai quelle pagine le conosceva a memoria. Lo stesso ha fatto anche con la scrittura che ha imparato prima di andare a scuola da “autodidatta”. Sullo sfondo rimane il successo social: Sofia ha più di 750 mila follower su YouTube, oltre 870 mila su Twitter e addirittura un milione e mezzo su Instagram. Il suo primo video è arrivato cinq anni fa su YouTube ma avuto modo di pubblicare due romanzi, editi da Mondadori, ed uno di questo sarà presto un film. Ciliegina sulla torta il doppio invito di Sergio Mattarella al Quirinale con buona pace di quei professori che al primo anno del liceo ginnasio Berchet la bocciarono.