A soli quattro giorni dalla pubblicazione, il video di Faccio quello che voglio ha ottenuto oltre 4 milioni di visualizzazioni, un risultato ancora lontano da quei 160 milioni di Andiamo a comandare, ma che conferma lo straordinario talento di Fabio Rovazzi. Nel suo curriculum, in soli pochi anni, l’ex ragazzo di Youtube ha collezionato ben tre singoli diventati tormentoni, un film uscito al cinema lo scorso gennaio e un successo che sembra confermare tutto il suo talento. Ma da cosa nascono le sue idee? “Io ho dei momenti di buio totale”, ha rivelato il cantante in un’intervista concessa a Barbara Mosconi di Tv Sorrisi e Canzoni, “dopo qualche mese mi si attiva il cervello, mi sveglio di notte e dico: Sì facciamolo! Anche questa volta l’idea è venuta di notte”. Nei suoi progetti futuri, oltre ai video tormentoni, c’è l’idea di fare un film da lui completamente scritto e diretto: “Ma ogni cosa a suo tempo, già per fare questo video ho perso mezzo fegato”.



“I VIP? SE COMPAIONO NEL VIDEO SICURAMENTE HANNO PIACERE”

Nel filmato ufficiale del suo ultimo tormentone, ma anche nei videoclip che l’hanno preceduto, Fabio Rovazzi riesce a portare nei suoi mini film tanti personaggi famosi. Fra tutti c’è Morandi, habitué dei suoi set, ma anche Carlo Cracco, Diletta Leotta e Massimo Boldi, che nel mini-film è il custode del caveau che contiene le preziose boccette dei talenti. Ma da cosa nascono queste collaborazioni così amate dal grande pubblico? “Molti di loro sono amici, non è che li scelgo – ha ricordato lo youtuber – se compaiono nel video sicuramente hanno piacere. Spiego loro che li sto rendendo fighi. L’autoironia rende più umani, aiuta a scendere dal piedistallo”. Il segreto, infatti, è quello di usare le celebrità fuori contesto, rendendo tutti più umani, quasi vicini al pubblico che li ama. “E sul cantante di Cellino San Marco, che nel suo video finisce in prigione, rivela: “L’avevo conosciuto un anno fa al concerto di Justin Bieber”.



“MI FERMANO PER STRADA ANCHE I NONNI”

Non è un cantante, non è un attore e ci tiene a precisare di non essere neanche un rapper. Ma qual è il vero mestiere di Fabio Rovazzi? “Penso di essere ancora sotto forma liquida – ha confessato lo youtuber – devo mettermi nel freezer e trovare lo stato solido. Per ora sperimento. faccio quello che voglio”. Nei suoi progetti futuri, per il momento preferisce scartare il ruolo di giudice in un talent: “Non ho ancora approcciato per bene la televisione. Cantare non è il mio talento, forse ad Amici sarei più credibile, ha diversi elementi oltre al canto”, mentre a Le Iene tornerebbe volentieri: “Con loro c’è un fantastico scambio. Utilizzano la mia presenza per denunciare qualcosa e io faccio vedere di me un lato più serio. E sui bambini che oggi lo fermano per strada estasiati rivela: “Sono una conseguenza che non avevo previsto, quindi lì ho un senso di responsabilità e non scado mai nella volgarità. Però mi fermano per strada anche i nonni”.

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