Tanti auguri a Milva, conosciuta con il nomignolo affettuoso di Pantera rossa di Goro, in perfetto contrasto con la sua rivale di tutti i tempi Mina. L’artista è nata infatti il 17 luglio del 1939 e oggi festeggia non solo la propria vita, ma anche una carriera che non avrà mai fine. Sono tanti gli omaggi che si sono intensificati in questi giorni proprio per il lieto evento, a cui si unisce anche la pubblicazione in vinile di Dedicato a Milva da Ennio Morricone, un disco pubblicato per la prima volta nel ’72 e con cui il grande compositore premio Oscar aveva voluto omaggiare la cantante. Milva sarà inoltre al centro della puntata di Techetechetè di oggi, martedì 17 luglio 2018, in prima serata su Rai 1. Verranno ripercorsi gli anni d’oro dell’artista, con una particolare attenzione per quei contrasti che hanno sempre caratterizzato il paragone fatto con Mina. Come Piccolissima serenata, un brano di Teddy Reno che vedrà tanti interpreti, fra cui Milva e la stessa Mina. Senza dimenticare l’interpretazione di Only You dei Platters grazie al programma Al Paradise dell’83 o diversi anni dopo, alla fine degli anni Novanta, la sua grande interpretazione di Surabaya Jjony di Brecht grazie ad un live al Piccolo Teatro Strehler di Milano, brano che poi introdurrà nell’album La filanda e altre storie. 



La premiazione a Sanremo 2018

A diversi mesi di distanza dal Premio alla carriera ottenuto al festival di Sanremo di quest’anno, Milva sembra essere ritornata in quell’ombra in cui secondo le figlie sarebbe stata relegata da tanti anni. Il primo a intercedere in suo favore è stato Cristiano Malgioglio, che come paroliere italiano ha deciso di prestare la propria voce per rispolverare un ricordo altrimenti sopito. Il merito di Milva è stato tra l’altro di essere riuscita a portare Brecht nei teatri italiani, oltre ad una carriera fiorente che l’ha resa una delle dive della musica italiana. Interpretazioni che tra l’altro hanno attirato l’attenzione internazionale, come ricorda Il Secolo XIX. La figlia Martina Cognati non ha esitato ad unirsi alla lamentela di Malgioglio, confidando al settimanale Oggi di aver visto l’artista dimenticata anche in occasione di quel Sanremo che ha contribuito a rendere grandioso con la sua presenza. “Tutte le favole finiscono”, ha scritto nella sua lettera di ringraziamento, letta nella kermesse proprio dalla figlia. Per una carriera che ha brillanta e che sembra ormai spenta, ma non perché Milva abbia smesso di dare anima e corpo alla musica, ma quanto per il mancato interesse di tante generazioni per una fetta di storia artistica del nostro Paese.

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