CURIOSITÀ SULLA PRODUZIONE DEL FILM

I giudici – Excellent cadavers è la proposta fatta dalla seconda serata di Canale 5 di oggi, mercoledì 18 luglio 2018, la pellicola è stata prodotta da una collaborazione tra Stati Uniti e Italia nel 1999 ed è stata affidata alla regia di Ricky Tognazzi mentre il soggetto è stato scritto da Alexander Stille e la sceneggiatura da Peter Pruce. La produzione è stata curata da Renato Izzo con le case di produzione Home Box Office e Dir International Films. Il montaggio è stato realizzato da Roberto Silvi con le musiche di Michael Tavera e la scenografia di Andrea Crisanti, i costumi di scena sono invece stati disegnati da Claudio Cordaro. Il titolo originale del romanzo di Alexander Stille da cui il film è tratto, Excellent Cadavers, è la traduzione dell’espressione “cadaveri eccellenti”, che si utilizza per le vittime della mafia di alto profilo, come politici, giudici e capi di polizia in contrapposizione alle vittime comuni causate dalle guerre di mafia. Il titolo riprende inoltre l’omonimo capolavoro di Francesco Rosi, del 1976, cui si è ispirato probabilmente anche Stille per il suo romanzo. Curiosità: La donna che raccoglie il bouquet al matrimonio di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo è Simona Izzo , moglie del regista Ricky Tognazzi. Gianmarco Tognazzi invece è il fratello del regista. 



NEL CAST ANCHE TONY SPERANDEO

I Giudici – Excellent Cadavers si tratta di un film di genere drammatico per la televisione (HBO) del 1999, diretto da Ricky Tognazzi e sceneggiato da Peter Pruce. Il soggetto è tratto dall’omonimo libro (in italiano tradotto “Nella terra degli infedeli”) del giornalista di lingua inglese Alexander Stille. Ricky Tognazzi, oltre ad essere un noto interprete (La famiglia, Tempo di uccidere) ha affrontato più volte la regia di film su tematiche di attualità sociale e civile ( Ultrà, La scorta, Il caso Enzo Tortora, Boris Giuliano – Un poliziotto a Palermo). Nel cast figurano interpreti d’eccezione quali Chazz Palminteri (Terapia e pallottole) nella parte di Giovanni Falcone, Anna Galiena (La pazza gioia) in quella della moglie Anna Falcone, F. Murray Abraham (Amadeus) in quella di Tommaso Buscetta, Andy Luotto (I Medici) e Lina Sastri (Mi manda Picone) nei ruoli di Paolo e Agnese Borsellino, figurano tra gli interpreti anche Arnoldo Foà (Le Ombre rosse), Ivo Garrani (Soldati – 365 all’alba), Gianmarco Tognazzi (Romanzo criminale), Pierfrancesco Favino (Moglie e marito), Mattia Sbragia (Loro), Giuseppe Cederna (Il comandante e la cicogna), Stefano Benassi (Provaci ancora prof!). Ma ecco la trama del film nel dettaglio.



I GIUDICI – EXCELLENT CADAVERS, LA TRAMA DEL FILM DRAMMATICO

Il film è il racconto avvincente della battaglia condotta dalla magistratura contro la mafia in Sicilia e il suo sistema di corruzione durante la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90. Basato dunque su fatti realmente accaduti, la trama ripercorre un tratto cruciale della storia del nostro Paese, mostrando la successione degli omicidi di Pio La Torre, del generale Dalla Chiesa (Renato Izzo), del giudice Chinnici (Mario Erpichini), del giudice Antonino Cassarà (Gianmarco Tognazzi). Si tratta dunque di una vera e propria guerra i cui eroi sono magistrati che si impegnano in una vera e propria crociata contro la criminalità organizzata e in particolare il giudice Giovanni Falcone e il pubblico ministero Paolo Borsellino. Il film ne segue la vita privata e professionale, dalla fine degli anni ’70 a Palermo fino alla tragica conclusione delle stragi del 1992 di Capaci e di Via d’Amelio. Giovanni Falcone, insieme all’amico e collega Paolo Borsellino e in seguito anche a Antonino Caponnetto (Arnoldo Foà), segue la traccia del denaro per portare alla luce le collusioni e gli scambi di interessi tra mafia, politica ed economia. Per ricostruire il sistema criminale Falcone si avvale inoltre delle testimonianze di uno dei primi collaboratori di giustizia, il pentito Tommaso Buscetta, ex membro di Cosa Nostra che accetta di collaborare con la magistratura dopo che i suoi figli vengono uccisi dai Corleonesi di Riina (Victor Cavallo). Nonostante la diffidenza e l’ostilità di alcuni magistrati, nonostante il rischio cui si espone, che induce lo stato ad assegnargli una scorta (Pierfrancesco Favino), Falcone nel maxi-processo tenuto all’Ucciardone nel 1986 riesce a ottenere più di 300 condanne. Dimessosi dalla procura e trasferitosi a Roma al ministero di Grazia e Giustizia, in seguito alla liberazione del boss Greco, Falcone torna a Palermo dopo l’omicidio di Salvo Lima e trova la morte con la sua scorta nel tragitto in macchina dall’areoporto. Entrambi i giudici sono stati uccisi dalla mafia ma le loro tragiche morti risveglieranno finalmente un sentimento di indignazione popolare contro un sistema criminale e una classe politica corrotta.