Intervistata da Movie Player, Fiorella Infascelli ha raccontato come è nata l’idea del film “Era d’estate”: “Lo spunto del film è nato in me dalla riflessione sull’inattività forzata alla quale sono stati costretti durante il periodo trascorso sull’isola. Ho conosciuto Agnese Borsellino ed i suoi figli, ho letto molto su di loro ed incontrato persone che li conoscevano… Mi attraeva che fossero chiusi in questa casa e fuori ci fosse un mare stupendo che entrambi amavano molto. Una strana contraddizione. E sopratutto cercare di capire cosa accadeva in queste due famiglie, così diverse, a due mesi dal più grande processo mai esistito nel mondo”. Beppe Fiorello, che interpreta Paolo Borsellino, ha detto: “Questo è un ruolo che fa tremare i polsi. Ciò che mi ha confortato e dato sicurezza è stata la sceneggiatura. Mi sono sentito protetto, sicuro di portare a termine un personaggio che stava già nella mia immaginazione”. Massimo Popolizio, che veste i panni di Giovanni Falcone, ha aggiunto: “Oltre la sceneggiatura mi confortava che non fosse una storia della vita di Falcone e Borsellino ma un sorta di interludio, una bolla delle loro vite. Quello che dovevo fare era costruire un personaggio malinconico ma anche umoristico e ci siamo tutti affidati al terzo protagonista del film, l’isola”. Ricordiamo che “Era d’estate”, clicca qui per vedere una scena del film, andrà in onda su Rai 3 a partire delle 21.15 ma sarà possibile vederlo anche sintonizzando i propri dispositivi mobile a Rai Play, cliccando qui.



CURIOSITÀ SULLA PRODUZIONE DELLA PELLICOLA

La regia del film Era d’estate realizzato in Italia nel 2016 è stata curata da Fiorella Infascelli che si è occupata anche della sceneggiatura con Antonio Leotti. La produzione della pellicola è stata curata da Domenico Procacci per la casa cinematografica Fandango mentre la distribuzione del film nel nostro Paese è stata gestita dalla 01 Distribution. Il montaggio è stato eseguito da Roberto Missiroli con la scenografia di Emanuela Zappacosta e la fotografia di Fabio Cianchetti, i costumi di scena infine, sono stati disegnati da Elisabetta Montalto. Uno dei principali protagonisti di questo film è l’attore italiano Massimo Popolizio nato a Genova nel luglio del 1961. Popolizio è un’artista che ha iniziato a lavorare nel mondo del teatro agli inizi degli anni 80 mentre sul grande schermo ha esordito nel 1983 con il regista Gianni Minello con il quale ha realizzato la pellicola Un ragazzo come tanti. Negli anni successivi si è dedicato esclusivamente al teatro per poi tornare sul grande schermo prima del 1989 con il film L’assassina di Beat Kuert e poi nel 1993 con la pellicola di Angelo Longoni intitolata Caccia alle mosche. Tra i principali film che l’hanno visto protagonista nel corso della propria carriera ricordiamo Romanzo criminale di Michele Placido, Il divo di Paolo Sorrentino, Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti, Amore che vieni amore che vai di Daniele Costantini, La banda dei Babbi Natale di Paolo Genovese, La grande bellezza di Paolo Sorrentino e L’abbiamo fatta grossa di Carlo Verdone.



NEL CAST MASSIMO POPOLIZIO

Era d’estate, il film di genere biografico e drammatico va in onda sulle frequenze di Rai 3 questo giovedì 19 luglio in prima serata a partire dalle ore 21:15. Si tratta di una pellicola italiana realizzata nel 2016 dalla casa cinematografica Fandango ed è stata distribuita dalla 01 Distribution. La regia è di Fiorella Infascelli con il soggetto tratto da vicende che aveva guardato la vita dei giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone mentre la sceneggiatura è stata curata dalla stessa regista in collaborazione con Antonio Leotti e nel cast sono presenti gli attori Massimo Popolizio, Giuseppe Fiorello, Valeria Solarino, Claudia Potenza e Elvira Camarrone. Ma ecco la trama del film nel dettaglio.



ERA D’ESTATE, LA TRAMA DEL FILM BIOGRAFICO

Siamo a metà degli anni 80 a Palermo con lo Stato che cerca disperatamente di porre argine all’escalation violenta delle cosche mafiose ed in particolare del clan dei corleonesi capitanato da Totò Riina. Sono stati già messi in atto diversi attentati ai danni degli uomini dello Stato ma l’azione di personaggi di grande virtù e spessore etico non si ferma come nel caso del giudice Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. I due che sono anche amici di vecchia data decidono di colpire Cosa Nostra nel cuore ed ossia portando avanti un processo che poi sarà conosciuto come un maxi processo nell’ aula bunker di Palermo, per infiggere le dovute pene ai vari protagonisti di quella stagione delle stragi che purtroppo sarà destinata ad andare avanti ancora per un decennio. Falcone e Borsellino sono riusciti ad ottenere un numero elevato di prove ed indizi a carico di alcuni dei capi mafiosi per cui stanno lavorando attivamente per riuscire ad inchiodarli. Tuttavia il loro lavoro non passa inosservato agli occhi che gli stessi boss che fanno arrivare ai due magistrati minacce piuttosto dirette di morte. Lo Stato quindi per tutelare i propri due giudici decide di inviarli nell’estate 1985 ad Asinara, l’isola posta nelle vicinanze della Sardegna e sulla quale vi è una casa circondariale. In questo luogo dove il tempo sembra essersi fermato, Giovanni Falcone e Borsellino assieme alle proprie famiglie si ritroveranno a passare un’estate assolutamente fuori dall’ordinario nella quale lavoreranno tantissimo per istruire il processo e dare il via ad una dura e decisa lotta alla mafia. Per i due giudici e le loro famiglie sarà una lunga estate di isolamento dal mondo esterno con la consapevolezza di essere al centro del mirino della stessa mafia.