‘O sole mio è un po’ come la pizza e il mandolino. Però non si suona col mandolino, anche se la genesi è assolutamente napoletana. ‘O sole mio è il simbolo dell’Italia in musica, un inno d’unità nazionale. E Mameli non s’offenda: di brani rappresentativi ne abbiamo a bizzeffe. Domingo: “I miei nipoti mi hanno fatto scoprire questi tre artisti. Loro n’erano entusiasti. Adesso sono qui, ho cantato con loro, e sinceramente sono felicissimo”. Ringraziamenti bis: “Grazie per aver ricordato quella serata. Mi spiace solo che non ci sia Luciano; forse aveva un concerto da un’altra parte”. [agg. di Rossella Pastore]



I PROSSIMI IMPEGNI

José Carreras si sta preparando per la sua esibizione che lo vedrà in Spagna, a Port Adriano, nei prossimi giorni. L’artista catalano sarà oggi nel porto più nobile del comune di Calvià. Ad accompagnarlo l’Esemble Arch Symphony, un’orchestra da camera composta da musicisti che suonano già in orchestre sinfoniche di Barcellona, Liceu e della Catalogna. Nel corso della serata, sottolinea il settimanale Focus tedesco, la Soprano Sabina Puertolas si unirà al maestro, a distanza di diciassette anni dal suo personale debutto a La Scala di Milano. Ormai giunto all’età di 71 anni, Carreras ha sottolineato al New York Times di non aver mai creduto di poter avere una carriera in grado di durare oltre due anni. José Carreras sarà inoltre omaggiato da Una notte magica – Tributo ai tre Tenori che Canale 5 trasmetterà nella sua prima serata di oggi.



JOSÉ CARRERAS, IL TRIO CON PAVAROTTI E DOMINGO

L’artista rivivrà grazie alla presenza sul palco di Placido Domingo, con cui ha interpretato diverse Opere e che rappresenta in via indiretta la sua stessa popolarità. Senza dimenticare Luciano Pavarotti, che unito ai due colleghi stranieri, ha formato un trio indimenticabile di artisti di altri tempi. Il progetto dei Tre Tenori riguarda inoltre da vicino Carreras, che ne ha sentito parlare per la prima volta nell’87, quando si trovava all’apice della sua carriera. Un periodo per certi versi oscuri, dato che a soli 40 anni ha scoperto di essere malato di leucemia, una malattia che lo ha tenuto per qualche tempo lontano dal palco. Il canto e la musica sono sempre stati i due punti cardine di José Carreras. Il cantante catalano non ne ha mai fatto mistero ed è la forza che ha tratto dalla disciplina ad avergli permesso di continuare ad esibirsi ancora oggi.



L’IMPEGNO CONTRO LA LEUCEMIA

Gli ultimi decenni hanno visto Carreras sempre più lontano dalle scene, ma la sua vicinanza alle persone non è mai cessata. Ha allargato invece la sua passione per il canto alla determinazione di voler aiutare tutti i malati di leucemia, grazie alla creazione di una fondazione internazionale che gli ha permesso di continuare a portare avanti la battaglia. L’ultima esibizione, prima della performance di stasera, risale al 2014, quando Carreras ha interpretato il protagonista di El Juez, un’opera scritta dal compositore austriaco Christian Kolonovits. Intanto nelle ultime ore si è ritornato a parlare della volontà dell’artista di abbandonare del tutto le scene, anche se non esiste una data ufficiale di questo difficile addio. Dopo tutto ha ancora lo stesso entusiasmo che lo ha caratterizzato all’inizio della sua carriera e che gli ha permesso di regalare importanti emozioni al pubblico.