Nel film catastrofico del 2013 “Metro”, diretto dal regista russo Anton Megerdichev, appare anche la bella Svetlana Khodchenkova, attrice e modella russa, nei panni di Irina Garina. Svetlana Khodchenkova è principalmente conosciuta per aver interpretato il ruolo di Viper in “Wolverine – L’immortale”, diretto da James Mangold. Si tratta del secondo film della trilogia dedicata a Wolverine (interpretato sempre da Hugh Jackman), preceduto da “X-Men le origini – Wolverine” e seguito da “Logan – The Wolverine”. “Wolverine – L’immortale” è il sesto film della saga cinematografica degli X-Men e cronologicamente si colloca tra “X-Men – Conflitto finale” e “X-Men – Giorni di un futuro passato”. Ricordiamo che “Metro”, clicca qui per vedere il trailer del film, andrà in onda su Rai 4 a partire delle 21.15 ma sarà possibile vederlo anche sintonizzando i propri dispositivi mobile a Rai Play, cliccando qui.



CURIOSITÀ SUL FILM

Una produzione russa quella scelta per la prima serata di Rai 4 di oggi, domenica 22 luglio 2018 di genere catastrofica e thriller, la pellicola Metro è stata diretta da Anton Megerdichev che sibasa su un soggetto scritto da Viktoria Evseeva mentre la produzione è stata firmata da Igor Tolstunov. Il regista Anton Megerdichev lascia tracce di se con film adatti ad una platea internazionale, come nel caso di ‘Dark World’ del 2010, film distopico e fantascientifico, apocalittico ma in chiave russa, oppure ‘Shadowboxing 2: Revenge’, diffuso nei paesi di lingua anglosassone anche se la sua distribuzione ha vissuto ben poco oltre la cortina di non conoscenza di un cinema da non sottovalutare, film precedente ‘Dark World’, pellicola che il cineasta diresse nel 2007 con un cast composto da stelle locali del cinema. L’attore Sergei Puskepalis è stato reso celebre dal film ‘The Icebreaker’, nel recente passato, una pellicola drammatica a sfondo catastrofico, ben diretta ed altrettanto ben interpretata, se ne trovano versioni tradotte in francese, così come lo stesso vale per ‘Battle for Sevastopol’, appena precedente e focalizzato sul tema della resistenza russa al nazionalsocialismo, i circuiti italiani ne hanno distribuito copie tradotte in lingua nostrana. Un buon film che ricorda tanto le vecchie pellicole catastrofiche americane degli anni ’70. Il film ‘Metro’ ha i tempi russi e le cadenze di un cinema che sta aprendosi al mondo, un buon film perfettamente godibile per tutta la sua durata. Le buone critiche nazionali ne hanno promosso il doppiaggio e la distribuzione in molti paesi, una piccola apertura alla scoperta di un cinema che merita molto più di ciò che sin’ora ha ricevuto in attenzioni da parte di pubblici extra confini.



NEL CAST SERGEI PUSKEPALIS

Metro, il film drammatico in onda su Rai 4 oggi, domenica 22 luglio 2018 alle ore 21.15. Una pellicola prodotta in Russia, con una storia interessante per un cast rappresentativo di una cinematografia a torto non conosciuta, come meriterebbe, in Italia. L’atmosfera è quella tipicamente russa con ampi richiami alla narrativa e letteratura del paese, quindi introspettiva, ombrosa e glaciale. La produzione ha affidato nel 2013 il compito di dirigere cast e staff tecnico al regista Anton Megerdichev il compito di confezionare un film all’altezza delle sceneggiature. Nel cast del film Metro, il protagonista è l’attore nato a Kursk, Sergei Puskepalis, attore dai lineamenti particolari per le origini dei genitori, madre baltica a padre moldavo. Accanto a Puskepalis la bella attrice moscovita Svetlana Khodchenkova, una stellina d’oltre ex cortina protagonista di tante pellicole tra le quali la più celebre potrebbe essere identificata in ‘Viking’ una sorta di saga leggendaria definita dalla critica ‘il Games of Thrones russo’. Ma vediamo nel dettaglio la trama del film.



METRO LA TRAMA DEL FILM DRAMMATICO

La metropolitana di Mosca vide i suoi natali nella prima metà del secolo XX, dopo la Rivoluzione d’Ottobre il Soviet Supremo spostò la capitale da San Pietroburgo a Mosca e iniziò i lavori di modernizzazione della nuova città di rappresentanza politica dell’Impero di Stalin. Ma nei giorni nostri un tunnel della metropolitana presenta alcuni problemi strutturali dovuti all’età e al suo passaggio sotterraneo al di sotto del fiume Moscova. Il vecchio esperto della metro, Sergeitch, si accorge di alcune pericolose, a suo dire, infiltrazioni ed avvisa i suoi superiori che però non gli danno sufficiente credito e considerazione, motivo per il quale nessuno prende in considerazione di effettuare ulteriori verifiche al tunnel. Irina Garina vive anch’essa a Mosca, divisa tra il marito e l’amante, una relazione plurima che si trascina da un po’. Il gioco diviene pericolo di vita proprio durante il passaggio del convoglio sotterraneo nei pressi del tunnel che il vecchio Sergeitch dichiarò pericoloso. Il tetto infatti si apre in una voragine che inonda il tunnel proprio durante il passaggio del treno nel quale viaggiano sia Irina che il marito sia l’amante Vladislav Konstantinov. All’inizio, dopo il deragliamento del convoglio, la bella Irina trova riparo dentro condotti paralleli, l’amante cerca invece strade alternative ma tutti quanti rimangono imprigionati nei tunnel metropolitani in un crescendo di suspense e terrore claustrofobico. Saranno salvati?