Intervistato da “Il Novecento Racconta”, Sergio Sollima ha raccontato la genesi del film “La resa dei conti”: Ero amico di Sergio Leone, che chiamò la PEA e parlò di me a Grimaldi per fare il primo western, avevano già loro un soggetto che si chiamava La resa dei conti. Sergio fu molto carino. Mi ha aiutato al primo passo”. Il regista ha anche rivelato di aver apportato delle modifiche al soggetto originale: “Il soggetto era fatto da Franco Solinas con cui avevo scritto il soggetto di “Persiane chiuse”, che fece Comencini, il nostro primo lavoro pagato. Nel soggetto c’era un giovane sceriffo che dava la caccia a un vecchio criminale messicano. Il primo intervento che feci sul soggetto fu cambiare le età e le caratteristiche dei personaggi”. Nel film lo sceriffo è interpretato da Lee Van Cleef, mentre per il giovane Cuchillo Sanchez Sollima trovò Thomas Millian “che aveva fatto piccoli western, gli mancava qualche rotella, ma era molto simpatico”, ha ricordato il regista. Ricordiamo che “La resa dei conti”, clicca qui per vedere il trailer, andrà in onda su Rai Movie a partire delle 21.10 ma sarà possibile vederlo anche sintonizzando i propri dispositivi mobile a Rai Play, cliccando qui.



CURIOSITÀ SULLA PRODUZIONE DELLA PELLICOLA

Una pellicola di genere western quella che viene mandata in onda su Rai Movie stasera, lunedì 23 luglio 2018 che vede alla regia Sergio Sollima mentre il soggetto è stato scritto da Franco Solinas e la sceneggiatura estesa dallo stesso regista Sergio Sollima in collaborazione con Sergio Donati. La produzione di La resa dei conti è stata firmata da Alberto Grimaldi per le case di produzione Pea e Productiones Cinematograficas Tulio De Micheli. Il montaggio è stato realizzato da Gaby Penalba con le musiche scritte da Ennio Morricone e Ludwing van Beethoven, la scenografia infine, è stata ideata da Carlo Simi che ha pensato anche alla realizzazione dei costumi di scena. La produzione del film è nata da una collaborazione tra Italia e Spagna nel 1966 e la sua durata è di 108 minuti circa. La pellicola che ha avuto un buon impatto al box office, essa ha infatti sfruttato non solamente il grande seguito che il genere aveva negli anni di uscita, ma anche le musiche di Ennio Morricone, uno dei più grandi compositori di musica Western. Location equamente divise tra Italia e Spagna con buona parte delle scene girate nei deserti di Almeria, localita spagnola conosciuta per la mancanza di vegetazione.



NEL CAST ANCHE TOMAS MILIAN

La resa dei conti è una pellicola di produzione congiunta italo-spagnola che ha visto le sale cinematografiche nel lontano 1966. La pellicola ascrivibile al genere western è stata diretta da Sergio Sollima un vero maestro del genere dei western all’italiana. La produzione è stata effettuata grazie alla collaborazione di un cartello di due case di produzione (Pea e Produciones Cinematograficas Tulio De Micheli) mentre la distribuzione nelle sale del Bel Paese è stata effettuata dalla Pea. Ottimo il cast di attori, tra di essi si evidenziano Lee Van Cleef e il grande Tomás Milián. Il film vista anche l’anzianità di produzione è stato già visionato parecchie volte all’interno dei palinsesti televisivi italiani, esso andrà nuovamente in onda nella prima serata di questo lunedì 23 Luglio su Rai Movie, il canale del servizio pubblico dedicato al grande cinema d’autore. Ma ecco la trama del film nel dettaglio. 



LA RESA DEI CONTI, LA TRAMA DEL FILM WESTERN

La pellicola verte sulla vita di Jonathan Corbett un famoso cacciatore di taglie che vive in Texas. Dopo l’ennesima vittoriosa caccia Jonathan mediata l’abbandono del suo lavoro e sfruttando la sua popolarità cerca di ritagliarsi uno spazio nella politica locale. La personalità di Jonathan vuole essere però sfruttata anche da un ricco latifondista tale Brokston, quest’ultimo allo scopo di convincere Jonathan ad appoggiare un suo progetto che dovrebbe prevedere la costruzione di una ferrovia lo invita nella sua villa per festeggiare lo sposalizio della figlia Lizzie. Durante i festeggiamenti due uomini chiedono l’aiuto del padrone di casa. I due dicono che un pregiudicato della zona, Cuchillo Sanchez, ha stuprato una dodicenne e cercano qualcuno che lo possa inseguire, l’incarico è affidato immediatamente a Corbett. Il cacciatore di taglie si mette all’inseguimento del presunto colpevole, lo raggiunge in Messico ma non può arrestarlo stante che la polizia locale lo incarcera per rissa. In cella Corbett incontra la sua preda che prima di fuggire gli dice che non è lui il colpevole. Corbett viene rilasciato grazie alle influenze del suo datore di lavoro, Brokston non aveva infatti abbandonato la caccia e grazie a una banda di taglia gole continua nell’inseguimento. All’inseguimento partecipa anche Corbett che però non è convinto della colpevolezza di Sanchez. Una volta catturato si scopre la verità. Sanchez aveva infatti solamente assistito allo stupro della ragazzina, ma l’efferato fatto era stato compiuto dai due uomini che erano andati alla festa di matrimonio, i due al soldo di Brokston erano ubriachi e una volta riavutisi hanno avuto l’idea di incolpare lo stesso Sanchez. Nonostante Brokston inciti Corbett ad uccidere Sanchez la resa dei conti arriverà in maniera inaspettata, una resa dei conti che donerà la libertà a Sanchez e farà capire all’ex Bounty Killer che non è ancora tempo di dedicarsi alle magagne politiche.