Un ragazzo di successo, un giovane della porta accanto, il fidanzato che tutto le mamme (e non solo) vorrebbero per le loro figlie, tutto questo è Filippo Bisciglia. Il volto iconico di Temptation Island e dei social dove si sprecano meme e gif che lo vedono protagonista. Al grido di “ho un video per te” è diventato uno dei volti più amati dell’estate in tv e anche in queste settimane è riuscito a conquistare fedelissimi e nuovo pubblico tanto da registrare ascolti record con questa nuova edizione. Chi segue Filippo Bisciglia sa bene che è restio a parlare della sua vita privata ma nell’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni ha alzato il velo sul suo amore per Pamela Camassa, con la quale è unito ormai da dieci anni, ma anche su un’infanzia difficile di cui raramente parla. Proprio tra i due e i 4 anni ha lottato contro il morbo di Perthes una malattia che colpisce i bambini all’anca e non permette loro di camminare. Lo stesso problema ha colpito Filippo Bisciglia da bambino ma grazie ad un professore che ha incontrato sul suo cammino tutto si è risolto positivamente.
FILIPPO BISCIGLIA E LA SUA LOTTA AL MORBO DI PERTHES
In particolare, il presentatore ha confermato: “La mia è stata una bella infanzia ma dai due ai quattro anni ho sofferto del morbo di Perthes. Mio nonno mi ha costruito una macchinetta con le rotelline e mi portava in giro così. Sono stato fortunato perché ho conosciuto il dottor Milella“. Sembra che proprio il dottore sia riuscito a donare a Filippo la possibilità di camminare e di non rimanere zoppo e tutto per via del test di una cura sperimentale, la stessa che gli ha permesso di entrare nei libri di medicina. Da questa esperienza, però, ha saputo trarre tutto ciò che è stato positivo così come la sua voglia di vincere e di farcela sempre e comunque: “Questa esperienza mi ha forgiato il carattere” e quando decise di partecipare ad una gara di corsa all’età di sei anni non è riuscito più a dimenticarlo: “Avevo una gambina di ferro e uno scarpone grande per bilanciare la differenza tra gli arti. Ricordo il rumore che faceva sull’asfalto ma ho vinto e mi soprannominarono Kawasaki“. Il ricordo commosso di quei momenti sicuramente colpirà dritto al cuore anche i suoi fan?