In un’intervista rilasciata al settimanale In Famiglia, Massimo Giletti torna a parlare di Fabrizio Frizzi, del loro rapporto e di quanto anche il collega, come lui, si sia trovato in grande difficoltà quando la Rai ha deciso di “abbandonarlo”. “Non lo volevano più” ha dichiarato il conduttore di Non è l’Arena, parlando di Fabrizio Frizzi e mettendo in rilievo i punti in comune nel comportamento che la Rai ha avuto col collega scomparso prematuramente e se stesso. “Ci siamo confidati nei momenti difficili che anche lui ha vissuto quando la Rai non lo voleva più. Ci sono situazioni che la gente dimentica, ma io no” ha tenuto a sottolineare Massimo Giletti, con quella che è una dura e palese stoccata ai dirigenti Rai, ai quali Giletti ha detto addio passando a La7. (Aggiornamento di Anna Montesano)
FRECCIATINA ALLA RAI
In una recente intervista rilasciata al settimanale ‘In famiglia’, Massimo Giletti ha parlato del suo passaggio a La 7, emittente che gli dà la possibilità di lavorare in piena autonomia. Soddisfatto per la prima edizione di ‘Non è l’Arena’, il conduttore ha confermato il dispiacere per essere stato rifiutato dalla Rai e ha ricordato l’amico Fabrizio Frizzi, che a sua volta aveva attraversato una fase difficile della sua carriera a causa di alcune scelte della televisione di Stato. In merito al suo rapporto con La 7, Giletti ha voluto sottolineare: “Ho messo da parte la sofferenza per essere stato costretto a scegliere un’altra strada che mi consentisse di continuare a fare il mio lavoro. Amo la Rai e l’amerò sempre. Su La7 sono libero. Cairo è un editore che non ti chiede nulla se non di fare ascolti. È importante per chi fa inchieste, come nel mio caso, sapere che deve solo fare il suo lavoro e bene. È una garanzia che non tutti possono darti”.
L’AMICIZIA CON FABRIZIO FRIZZI
Massimo Giletti è rimasto sconvolto per la morte di Fabrizio Frizzi al quale era molto legato. I due conduttori avevano affrontato insieme dei periodi difficoltà ed erano soliti confrontarsi riguardo i reciproci problemi. Ecco perché, a distanza di qualche mese dal triste epilogo, Giletti non dimentica il finto buonismo venuto alla ribalta in merito al collega scomparso. Lui ricorda ancora perfettamente come anche Frizzi abbia vissuto delle fasi difficili della sua carriera a causa dei rifiuti ricevuti proprio dalla Rai: “Siamo cresciuti insieme e per me è stato molto complesso superare quanto accaduto. Era una persona perbene in un mondo dove essere perbene è sempre più difficile. Il nostro rapporto si basava soprattutto sull’onestà e serietà. Ci siamo confidati nei momenti difficili che anche lui ha vissuto quando la Rai non lo voleva più. Ci sono situazioni che la gente dimentica, ma io no”.