Franca Valeri compie 98 anni e si racconta ai microfoni de Il Messaggero. Per festeggiare l’artista che non ama le celebrazioni, questa sera, a Villa D’Este, nell’ambito del Festival “Tivoli chiama – Il Festival delle Arti”, verrà omaggiata con un appuntamento speciale dal titolo “Auguri Franca”. 98 anni nel corso dei quali Franca Valeri ha portato a casa importanti riconoscimenti al punto che oggi il bilancio è più che positivo. “Ho fatto tutto quello che volevo. Ho potuto scrivere e leggere ciò che desideravo. Ho potuto frequentare le persone che amavo. Oggi penso che certamente stavo meglio prima, ma pure che non posso lagnarmi” – afferma la Valeri che non ha alcuna intenzione di ritirarsi e godersi la pensione. L’artista, infatti, sta lavorando a nuovi progetti e a breve dovrebbe essere pubblicato il suo nuovo libro – “ho scelto di intitolarlo Il secolo della noia perché questo nuovo secolo non promette molto ai suoi abitanti e neppure di avere esponenti di grandezza superiore nelle arti e nelle scienze. La gente si accontenta di essere viva. Lo fanno tutti, ad ogni età. Anche i giovani che per divertirsi ricorrono a mezzi persino spregevoli. Si ubriacano, si drogano, fanno cose che ai miei tempi non facevamo”. Nonostante il successo e la popolarità, Franca Valeri è riuscita a superare momenti difficili che, tuttavia, è riuscita a superare grazie alla “vocazione per la recitazione. La vita mi ha insegnato ad essere forte”, ha concluso (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
COMPLEANNO SPECIALE PER FRANCA VALERI
Per motivi razziali è stata costretta alla fuga, ha provato sulla sua pelle cosa sia la guerra, gli orrori del razzismo e tutto quello che di peggio ha saputo regalare l’uomo a sé stesso, ma questo non ha distrutto Franca Valeri, anzi, è diventato il suo punto di forza. Ore e ore passate sui libri, la letteratura francese e opere che erano in grado di trasmettere “forza d’animo, una vera coscienza d’essere viva”. Dai grandi artisti europei e francesi agli italiani Dante e Manzoni, l’attrice si racconta alla soglia dei 94 anni alle pagine di Repubblica.it e parla della sua gioventù: “È da questi grandi che ho imparato a scrivere, è a loro che devo la capacità di immediatezza dei miei racconti, dei miei testi teatrali, per i quali mi sono di fatto ispirata anche a un’umanità semplice che osservavo di continuo, che ascoltavo rubando con la gioia d’avere modelli quotidiani a portata di mano”. Questo è il suo racconto a poche ore dal suo 98esimo compleanno.
UNA TESTA CHE FUNZIONA E UN CORPO…
Franca Valeri si racconta e sa bene che niente è come un tempo ma continua a ribadire il fatto che la sua produzione continua e che la sua testa funziona bene anche se il corpo non la aiuta più troppo. Lei stessa ammette di non poter più scrivere e di non poter più rendere tangibili le sue idee ma si appoggia sulle sue assistenti: “D’altronde è quasi più grave la rinuncia forzata alle letture, perché lo stato della mia vista m’ha privato d’ogni autonomia. Una faccenda insopportabile, per una come me abituata perennemente a consultare, scorrere, ottenere un’intima compagnia dalle letterature di tutti i tempi. Devo tutt’al più far ricorso ad altri affinché leggano per me“. La cosa più buffa, però, è che proprio ammettendo i suoi limiti corporali ci tiene a precisare che la sua autorità rimane intatta e che nessuno ha minato il suo comportamento: “Ora che non distinguo e non sono più mobile sarò diventata tutt’al più un po’ pretenziosa, ma mi circondo di giovani come Simone, che mi accudisce, mi accompagna”.
LA SUA VOGLIA DI TORNARE SUL PALCO
A quanto pare Franca Valeri non ha bisogno di un’altra “vecchia” badante e sa bene che fino a quando la sua testa la aiuterà tutto sarà come sempre tanto che pensa addirittura alla possibilità di tornare sul palcoscenico magari per un cammeo che non sia molto “movimentato”. Lei stessa racconta: “Ho il beneficio di una testa che funziona incessantemente, ma il mio corpo non mi permette di abitare un palcoscenico come ho fatto per tutta la mia vita. Sono due anni che non recito” ma non vuole rinunciare al suo ruolo di attrice ed ecco che subito dichiara di essere pronta a tornare sul palco: “Mi manca, mi manca tantissimo. L’ultima volta, nel mio testo Il cambio dei cavalli facevo un personaggio seduto. Ora sono tentata di includere un cammeo che mi faccia ritornare anche per un tempo limitato sotto i riflettori, sempre come donna seduta, nella commedia che ho quasi finito“. Alla soglia dei 94 anni sembra proprio che Franca Valeri abbia le idee molto chiare e non voglia rinunciare davvero al suo ruolo né come produttrice e scrittrice e non come attrice. I fan avranno il privilegio di vederla ancora?