Nel giorno del 4 luglio, un messaggio “speciale” è arrivato dal telescopio spaziale Hubble, che ha messo in luce una nebulosa spaziale che sembrava proprio una vera e propria esplosione di fuochi d’artificio. La foto è stata scattata dal telescopio Nasa/Esa Hubble e l’effetto è stato estremamente simile allo spettacolo dei fuochi d’artificio protagonisti nelle celebrazioni del Giorno dell’Indipendenza in America. L’effetto scenografico, di grande impatto, è arrivato dalla nebulosa Ngc 3603, che si trova a ben 20 mila anni luce di distanza nella costellazione della Carena: si tratta di un gruppo di enormi stelle circondate da nuvole di gas e polvere – la materia prima per la formazione stellare, che creano alla vista, dalla trasmissione del telescopio Hubble, un’esplosione di colori che ricorda i migliori fuochi d’artificio. (agg. di Fabio Belli)
IL MESSAGGIO DI MATTARELLA
La festa del 4 luglio ai tempi di Donald Trump: è questa la sintesi di media americani e anche nostrani in occasione di una delle celebrazioni più simboliche per gli Stati Uniti. E se l’inquilino della Casa Bianca ha twittato parlando di “eroi” che in questo momento stanno servendo il Paese a migliaia di chilometri da casa, difendendo la loro patria, ai festeggiamenti si è unico anche il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, impegnato in questi giorni a Tallin ma che non ha mancato di far recapitare al suo omologo Oltreoceano un messaggio di auguri da parte non solo del Quirinale ma di tutto il popolo italiano: “La ricorrenza della Festa del 4 luglio mi offre la gradita opportunità di inviarle i più sentiti auguri del popolo italiano e miei personali” ha scritto Mattarella, ricordando a Trump che Stati Uniti e Italia sono storicamente legati da un forte rapporto di amicizia ma anche da “un costante e fecondo scambio anche al livello sociale e culturale”. Insomma, come a voler dire che, nonostante la differenza di vedute tra i due, grazie anche alla comunità italiana presente negli States rimane saldo “il fondamento dell’alleanza che oggi unisce Washington e Roma”. (Agg. di R. G. Flore)
LA STORIA DEL BOSTON TEA PARTY
Sebbene l’America sia universalmente conosciuta come il paese della libertà, l’indipendenza raggiunta con la dichiarazione del 4 luglio 1776 fa seguito a una pura ragione economica: le tasse. Nel 1765 il parlamento inglese impose la cosiddetta tassa sullo zucchero e sugli atti di ufficio: le tredici colonie inglesi decisero il boicottaggio delle merci inglesi. Ci furono incidenti: nel 1770 a Boston i soldati inglesi spararono uccidendo molte persone sulla folla che manifestava. Ma quello che scatenò tutto fu nel 1773 la concessione del monopolio della vendita del tè alla Compagnia delle Indie Orientali. I coloni per protesta affondarono tre navi nel porto di Boston, da cui il nome di Boston Tea Party. I rappresentanti delle colonie rivendicarono l’autogoverno delle colonie il 5 settembre 1774, e da cui si arrivò alla guerra di indipendenza, vinta dai coloni (Agg. Paolo Vites)
IL TESTO DELLA DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA
Il 4 luglio in America è un evento particolarmente sentito. Correva l’anno 1776 quando il Congresso continentale adottò la dichiarazione di Indipendenza. Volete conoscere il testo della dichiarazione d’indipendenza? Bene, eccolo a seguire. “Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati…”. Queste parole furono scritte dal terzo presidente Thomas Jefferson. Il 4 luglio non è nato immediatamente come giorno di festa in quanto, proprio in quella data Jefferson morì nel 1826. Dal 1870 fu istituita la vacanza federale per gli impegnati governativi (non pagata). Solo nel 1941, divenne feste federale pagata. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
IL 4 LUGLIO NASCONO GLI STATI UNITI D’AMERICA
È il 4 luglio 1776 quando nascono gli Stati Uniti d’America, la Gran Bretagna dice addio alle sue colonie americane e permette la nascita di una delle nazioni più potenti al mondo. Così, oggi, 242 anni dopo si festeggia l’Independence day e per tutta l’America ci saranno feste, eventi e parate. Ieri sera il presidente americano ha pubblicato un tweet per ricordare l’importante ricorrenza: “Domani, le famiglie di tutta la nostra nazione celebreranno il 4 luglio. Come sempre, ricorderemo gli uomini e le donne che stanno servendo il paese dall’altra parte dell’oceano, in questo momento. Lontani dalle loro famiglie stanno proteggendo l’America. Ringraziamo Dio per benedirci di questi incredibili eroi!”. L’America celebra una vittoria, celebra la libertà, la stessa libertà che oggi con il nuovo presidente dell’”America first” è in grado di negare al sud del suo paese. L’Europa stessa ha aperto gli occhi, allontanandosi da quello stereotipo di un’America ricca, felice e piena di opportunità.
I FESTEGGIAMENTI
Il giorno dell’Indipendenza e il Thanksgiving sono le due feste più importanti della nazione. Le famiglie si riuniscono, chi vive lontano, torna, per poter festeggiare e condividere momenti di intima felicità. Durante questa giornata gli uffici federali, le banche e le poste rimarranno chiusi e a mezzogiorno i militari spareranno colpi di pistola, tanti quanti sono le gli stati dell’USA. Le famiglie si riuniranno, si dedicheranno a freschi pic-nic nei parchi americani o a grigliate in casa. È solito, infatti, mangiare le costolette di maiale, il petto e le ali di polli, hamburgers, hot dog e verdure arrostite. Le strade, le case e perfino le tavole sono addobbate con i colori americani: bianco, rosso e blu. Grande attesa per questa sera, quando ogni città sarà illuminata da immancabili fuochi artificiali a cui seguirà l’inno americano.
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