Festival di Venezia 2018, è quasi tutto pronto per la 75esima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia: appuntamento dal 29 agosto all’8 settembre 2018. Non è ancora stata resa nota la lista dei film selezionati per il Concorso principale e per le sezioni collaterali, ma il direttore Alberto Barbera ha già annunciato nel corso delle scorse settimane alcuni dettagli su una delle edizioni più attese del Festival cinematografico più importante d’Italia. A partire dal presidente della giuria: parliamo di Guillermo del Toro, regista messicano che nell’ultima edizione ha vinto il Leone d’Oro per The Shape of Water, vincitore inoltre del premio Oscar al miglior film. Ma non solo, si conosce infatti anche l’erede di Alessandro Borghi: sarà l’attore pugliese Michele Riondino il “padrino” al Lido, chiamato a condurre le serate di apertura e di chiusura. Infine, il Leone d’oro alla carriera sarà conferito a David Cronenberg, pioniere del genere cinematografico indicato come body horror.
La corsa agli Oscar è già iniziata e il Festival di Venezia vuole continuare a rispettare la tradizione degli ultimi anni: molti lungometraggi presentati al Lido infatti hanno ottenuto riconoscimenti importanti dall’Academy, basti pensare a La La Land di Chazelle o allo stesso The Shape of Water di Guillermo del Toro. Sono otto in totale i premi che verranno assegnati dalla giuria: il Leone d’oro al miglior film, il Leone d’argento per la miglior regia, il Leone d’argento – Gran premio della giuria, il Premio speciale della giuria, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, la Coppa Volti per la migliore interpretazione femminile, il Premio Osella per la migliore sceneggiatura e, infine, il Premio Marcello Mastroianni ad un attore o attrice emergente.
Mancano più di due mesi all’inizio del Festival, ma il toto-film è già iniziato da diversi giorni. Uno dei titoli più attesi è sicuramente Suspiria di Luca Guadagnino, remake del celebre lungometraggio firmato da Dario Argento. Reduce dal successo di Call me by your name, che ha raccolto quattro candidature ai Premi Oscar, il regista siciliano ha chiarito che si tratta di un omaggio alla potenza di emozione provocata dall’opera del maestro dell’horror italiano. Cast di altissimo livello: da Tilda Swinton a Dakota Johnson, passando per Mia Goth e Jessica Harper. La sceneggiatura è firmata da David Kajganich. Un altro grande regista atteso al Lido è il giovanissimo Xavier Dolan, che ha conquistato la critica con E’ solo la fine del mondo ed ha ultimato il suo The Death & Life of John F. Donovan, un dramma che segna il suo debutto in lingua inglese. Anche in questo caso il cast è di altissimo profilo, citiamo tra gli altri Natalie Portman e Susan Sarandon. “Un film satirico ma drammatico” con protagonista la star della televisione americana John F. Donovan, interpretato da Kit Harington.
La La Land è diventato uno dei film di culto degli ultimi anni e la sua corsa verso gli Oscar è iniziata proprio al Lido. Damien Chazelle, che ha ottenuto l’Oscar al miglior regista nel 2017, è pronto a presentare il suo First Man (Il primo uomo), scritto da Josh Singer con protagonisti Ryan Gosling e Claire Foy. Si tratta dell’adattamento cinematografico della biografica ufficiale First Man: The Life of Neil A. Armstrong: narra la storia di Neil Armstrong, primo uomo a mettere piede sulla Luna, e degli anni precedenti alla missione dell’Apollo 11. A vestire i panni dell’astronauta sarà Ryan Gosling, già protagonista dello straordinario musical insieme a Emma Stone. Amatissimo a Cannes, dove nel 2017 ha presentato Il Sacrificio del cervo sacro, Yorgos Lanthimos potrebbe fare il suo esordio a Venezia in questa edizione: l’autore greco ha ultimato il suo The Favorite, un dramma in costume con Emma Stone, Rachel Weisz e Olivia Colman. Ambientato nel XVIII secolo, il lungometraggio è stato apprezzato dalla 20th Century Fox Italia: “profumo di capolavoro”, il commento su Twitter…
Festival di Cannes che torna protagonista nel discorso, in questa occasione per una vibrante polemica. Dopo lo scontro Almodovar-Smith del 2017, il direttore Fremaux ha annunciato che Netflix è stato bandito dalla Croisette e a farne le spese è stato Roma, ultimo film diretto da Alfonso Cuaron. Un veto che il Festival di Venezia non ha messo e per questo motivo, secondo i ben informati, potremmo vedere il lungometraggio del messicano al Lido. La pellicola narra il racconto di un anno di vita di una famiglia di Città del Messico negli anni Settanta: dopo Gravity, Cuaron potrebbe conquistare ancora una volta i cinefili italiani. Un altro film accostato alla Biennale è The Beach Bum di Harmony Korine: noto regista indie americano, già protagonista a Venezia con Spring Breakers, Korine porta in sala la storia del tossico ribelle Moondog: attori principali Matthew McConaughey e il cantante Zac Efron. Attenzione anche a The Sister Brothers di Jacques Audiard: la caccia di due assassini a un ricercatore d’oro nell’Oregon del 1850, protagonisti Jake Gyllenhall e Joaquin Phoenix.
Ancora altre indiscrezioni, ancora protagonista il successo all’Academy. Barry Jenkins, che ha firmato il premio Oscar 2017 Moonlight, potrebbe arrivare a Venezia con If Beale Street Could Talk: il film è l’adattamento cinematografico del romanzo di James Baldwin, incentrato su una donna incinta con il fidanzato accusato ingiustamente di stupro da parte di un poliziotto razzista. Un altro top name che potrebbe sbarcare al Lido è Terrence Malick con Radegund, la storia di un obiettore di coscienza giustiziato dai nazisti nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Tanta America ma anche tanta Europa: Laszlo Nemes, che ha conquistato il mondo del cinema con Il figlio di Saul, ha completato il suo nuovo lungometraggio Sunset, ambientato negli anni dell’impero austro-ungarico. Attenzione anche alla tentazione Brian De Palma, tra i fondatori della New Hollywood: l’autore di Carrie – Lo sguardo di Satana e di Scarface, ha ultimato le riprese di Domino, thriller con protagonisti Nicolaj Coster-Waldau e Christina Hendricks. Altre voci su possibili film in concorso: Beautiful Boy di Felix Van Groeningen, A Star is Born di Bradley Cooper, Non-Fiction di Olivier Assayas, Mektoub my Love: Canto Due di Abdellatif Kechiche, Destroyer di Karyn Kusama e Boy Erased di Joel Edgerton.
Al momento dell’annuncio dei film in concorso a Venezia 74 c’è stata grande sorpresa sui titoli italiani selezionati e potrebbe accadere di nuovo quest’anno. Tra i papabili c’è l’ultimo lavoro del napoletano Mario Martone, ovvero Capri Revolution: ambientato nel 1914 alla vigilia dell’entrata in guerra dell’Italia con protagonisti Reinout Scholten van Aschat e Marianna Fontana. Un altro film accostato al Lido è Una storia senza nome di Roberto Andò, interpretato da Micaela Ramazzotti e Laura Morante: l’uscita in sala è prevista il 20 settembre 2018, in tempo per il Festival. Assente a Cannes per i lavori non ultimati in post-produzione, l’ambizioso Il primo re di Matteo Rovere potrebbe trovare spazio alla Biennale. Infine, segnaliamo il film “all’italiana” del regista russo Andrei Konchalovsky: Il peccato, incentrato sulla vita del celebre artista Michelangelo Buonarroti.