Lino Banfi festeggia oggi 82 anni: il grande attore italiano, rinomato per i suoi tanti ruoli nella commedia italiana, è entrato definitivamente nel cuore degli italiani come Nonno Libero. Il celebre ruolo vissuto nella fiction Un medico in famiglia lo ha consacrato alla gloria anche nella seconda parte della sua fortunata carriera, divisa fra diverse interpretazioni entrate nella storia del piccolo schermo italiano. Lo vediamo infatti come Il Commissario Lo Gatto nel film omonimo dell’86 diretto da Dino Risi e nei panni del Commissario Auricchio nel film Fracchia la belva umana con Paolo Fantozzi, in sketch che ancora oggi fanno ridere i telespettatori e che sono rimasti una sua chiara impronta nel cinema nostrano. Per augurargli un buon compleanno, Techetechete mostrerà nella sua puntata di oggi, lunedì 9 luglio 2018, una carrellata di ricordi televisivi dedicata a Lino Banfi ed alla sua maestria nel rivelarsi un attore poliedrico in grado di interpretare diversi personaggi. Da non dimenticare infatti il suo ruolo in Grandi Magazzini, la commedia dell’86 di Castellano e Pipolo in cui interpreta un clochard alternativo, al fianco della figlia reale Rosanna Banfi. Sono state diverse invece le spalle che si sono affiancate al grande artista nel corso di tanti decenni, da Sandro Ghiani con cui ha creato un duo comico basato sugli stereotipi legati a Comissari di Polizia e appuntati maltrattati. Oppure come Alvaro Vitali, con cui ha recitato nelle commedie bollenti e all’italiana come La dottoressa ci sta col Colonnello (1980), con Edvige Fenech, o La ripetente fa l’occhietto al preside, distribuito nello stesso anno e in cui fra le protagoniste sexy figura Anna Maria Rizzoli.



LINO BANFI E LA RISPOSTA ALLE CRITICHE DI ALVARO VITALI

Dopo essere stato accusato di abbandono, Lino Banfi ha deciso di rispondere alle critiche dell’amico e collega Alvaro Vitali. Il noto interprete della saga televisiva Pierino ha infatti rivelato di recente ai giornali di non aver ricevuto alcun aiuto dai molteplici artisti con cui ha lavorato, ritrovandosi alla fine da solo a fare i conti con il proprio tracollo economico e lavorativo. Ne è seguito un botta e risposta a mezzo stampa e tv, avviato da Vitali in occasione del suo sfogo. A La Confessione, Vitali ha infatti sottolineato di essere stato lasciato da solo, senza aiuto. “Quando la nave affonda, i topi scappano”, ha affermato puntando il dito contro il mondo dello spettacolo ed il suo volto ipocrita. “Amici per la pelle con Lino”, aggiunge poi parlando dell’attore pugliese con cui ha condiviso il piccolo schermo in tanti anni e conquistato gli incassi nell’Ottanta. “Non so perché, per quale motivo, non riesco a capirlo”: Vitali ha mostrato una forte incertezza di fronte all’assenza dell’amico, ipotizzando poi che sia tutto legato alla volontà di Banfi di rinnegare le commedie sexy che hanno contribuito alla propria popolarità, facendo finire quindi nel calderone anche l’artista. “Ho provato a dargli una mano”, ha ribattuto invece il diretto interessato in un’intervista con il giornale Sono. L’ex Nonno Libero ha smentito punto per punto diverse delle affermazioni del collega, a partire dal loro rapporto. Nessuna amicizia così stretta, a quanto sembra: “Fuori dal set, in realtà, ci vedevamo poco”. Il loro rapporto ruotava quindi solo attorno al mondo professionale, anche se Banfi ha affermato di aver fatto più volte il nome dei Vitali ai registi che lo hanno convocato per le fiction più recenti e di essersi ritrovato di fronte ad un muro. “Questa affermazione di Alvaro mi ha particolarmente ferito”, ha aggiunto in chiusura smentendo anche di aver voluto voltare le spalle ad una grossa fetta della sua carriera. L’artista pugliese infatti è convinto che siano state le commedie all’italiana a contribuire alla sua popolarità, così come a quella di chi ha lavorato al suo fianco in quel periodo.

Leggi anche

Lino Banfi, papà Rosanna/ Come sta dopo la malattia? "Ci ha fatto preoccupare ma si è ripreso. Ora attende…"Virginia, chi è la figlia di Rosanna Banfi madre grazie alla procreazione assistita/ "Ancora non ci crediamo"