Massimo Giletti ha parlato anche di amore nell’intervista rilasciata a La Verità. Ad esempio, ha spiegato perché non presenta più le sue fidanzate alla madre: «Vedo che lei ci soffre. Si affeziona alle persone, e poi quando una storia si interrompe le dispiace di più. Quando ne incontra una la saluta così: “Sei tu la prossima vittima?”». Ma la madre del giornalista e conduttore è anche molto riservata. E a tal proposito c’è un retroscena: «I giornalisti non lo sono. Ricordo una volta che un collega chiamò a casa, le parlò e le promise riservatezza». Il risultato fu un titolo da copertina: “Antonella Clerici è la nuova fidanzata di Massimo Giletti. E io le voglio bene”. Tornando serio, Massimo Giletti ha spiegato le sue difficoltà in amore: «Nei rapporti, quando finisce la passione, non riesco a sostenere la routine. È un mio limite personale, lo riconosco, non mi piace fingermi quello che non sono». Però dice di aver trovato solo una compagna a cui ha dato tutto e con cui è fidanzato per la vita: «La televisione». (agg. di Silvana Palazzo)
“RAI? NON DIRÒ MAI CHI MI HA FATTO FUORI”
Massimo Giletti torna a parlare dell’addio alla Rai, anche perché è stato particolarmente doloroso. «Non hanno avuto il coraggio di dirmelo fino alla fine» ha raccontato il giornalista e conduttore nell’intervista a La Verità. «Speravano che con poco preavviso non trovassi un’alternativa. Sbagliavano». E infatti è approdato a La7, dove ha condotto con successo la prima edizione di Non è l’Arena. Nel colloquio con il collega Luca Telese però fa una rivelazione: sa chi ha voluto la chiusura de L’Arena. «Mario Orfeo è stato il complice, ma il nome del mandante, che io so, non lo dico nemmeno sotto tortura». Poi però gli chiedono di restare: «Mi avevano proposto il doppio dello stipendio per non lavorare. Ma a me piace lavorare, e a La7 lavoro molto bene». Massimo Giletti ha cambiato rete, ma la passione è intatta. E quando è stato male, non voleva neppure mollare il programma. «Quella sera ho perso addirittura conoscenza. Mi risvegliai in ambulanza, in tempo per sentire un infermiere che diceva, con un bell’accento romano: “Portiamolo di corsa all’Umberto I perché questo sta messo così male che non arriva vivo”. Ah ah ah».
MASSIMO GILETTI E IL SALTO IN TV
Il passaggio di Massimo Giletti alla tv è stato «stranissimo». È lo stesso giornalista e conduttore a definirlo così nell’intervista a La Verità. «Non avevo la vocazione, non sognavo di fare il giornalista da ragazzo». Quando però ha capito che avrebbe voluto fare televisione, ha cominciato a bombardare di telefonate Doria Ricci, segretaria di Giovanni Minoli, il quale decide di metterlo alla prova dopo un colloquio affidandolo a Michele Guardì. Dopo 12 incontri arriva un’altra chiamata dalla Rai: esita un po’ perché il biglietto da Londra, dove stava lavorando per una multinazionale, era molto caro. Si presenta all’appuntamento, ma capisce che Minoli voleva congedarlo e allora sbotta. «Quell’arrabbiatura è il punto di non ritorno» racconta Giletti, il cui battesimo di fuoco è stato con Giulio Andreotti. «Presidente, cosa si prova ad essere condannato per mafia?» è la domanda con cui sgancia una bomba atomica. «Accadde un putiferio e capì che in alcuni casi bisogna contenere i propri ardori».