Nel 1982 Diego Abatantuono ha già avuto delle parti in alcuni film, alcune di un certo rilievo, ma è con Eccezzziunale… veramente, diretto da Carlo Vanzina, che indubbiamente diventa protagonista di una pellicola (in tre episodi). L’attore milanese aveva già avuto come regista sia Vanzina che suo padre Steno e in quegli anni vivrà un periodo prolifico grazie al personaggio del “terrunciello”. Un personaggio che, a dirla tutta, non è esclusivamente farina del suo sacco: Giorgio Porcaro, scomparso nei primi anni Duemila, aveva dato un contributo importante alla sua nascita (se ne può avere una prova nel film Io tigro, tu tigri, egli tigra del 1978).



Al di là del ruolo da protagonista di Abatantuono (che insieme ai fratelli Vanzina ha contribuito anche alla sceneggiatura), Eccezzziunale… veramente mostra ancora una volta l’attenzione che il regista aveva per la città di Milano. Non solo perché gran parte della trama è lì ambientata, ma anche perché nel cast troviamo alcuni degli attori cresciuti nel Derby Club, storico locale milanese (di proprietà degli zii di Abatantuono) già allora punto di riferimento di alcuni mostri sacri della comicità meneghina, o settentrionale in genere (Cochi & Renato, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, I Gatti di Vicolo Miracoli, I Gufi, ecc.). Quindi, oltre a Diego Abatantuono, nel cast troviamo dei giovanissimi Massimo Boldi, Teo Teocoli e Ugo Conti.



La trama è molto semplice e ruota intorno al mondo del calcio. Donato è il “Ras della Fossa”, vive solo per il Milan, ma si innamora di Loredana (Stefania Sandrelli), fidanzata di Sandrino il Mazzulatore, capo-ultrà interista che finisce in coma, e senza memoria, dopo gli scontri seguiti al derby. Spacciandosi per amico di Sandrino, e fingendo di essere indifferente al calcio, Donato inizierà una storia clandestina con Loredana: la verità però non si può nascondere a lungo… Franco, invece, è un tifoso interista che mal sopporta la moglie (Anna Melato, sorella di Mariangela) e la suocera e che quindi è sempre al bar di Massimo (Boldi), insieme a Teo (Teocoli) e Ugo (Conti). I tre suoi amici gli fanno uno scherzo, facendogli credere di aver fatto 13 al Totocalcio. Franco, sentendosi “libero dalle luride” (come egli stesso canterà) comincia a fare la bella vita licenziandosi e firmando cambiali: anche qui la verità verrà prima o poi a galla… Tirzan, infine, è un camionista (sembrerebbe di Bisceglie) che sfida persino i divieti di circolazione per seguire la Juventus. Per andare ad Anderlecht (o meglio a Bruxelles), scambia il suo camion con quello dello Slavo, un altro camionista, che deve fare una consegna a Parigi. Nella capitale francese, però, il mezzo gli verrà rubato…



Tre personaggi, dunque, a rappresentare i tifosi di tre squadre del nord seguite comunque in tutta Italia, anche per via della forte migrazione meridionale degli anni precedenti. Donato e Tirzan, non a caso, hanno l’accento non proprio nordico, mentre Franco parla come un vero milanese. La pellicola precede di molti anni Tifosi, film del 1999 di Neri Parenti, in cui ritroviamo Abatantuono e Boldi, insieme a Enzo Iacchetti, Christian De Sica, Maurizio Mattioli e Nino D’Angelo, dove vengono raccontate le vicissitudini di tifosi del Milan, dell’Inter, della Juventus, della Roma, della Lazio e del Napoli. Di fatto Tifosi rappresenta quel che Eccezzziunale… veramente doveva essere. Il produttore una decina di anni fa ha infatti rivelato che il film del 1982 doveva prevedere quattro episodi con, oltre ad Abatantuono, Carlo Verdone, Roberto Benigni e Massimo Troisi. Tuttavia questi ultimi tre rifiutarono la parte e quindi si puntò sul solo attore milanese.

Tra Tifosi ed Eccezzziunale… veramente ci sono anche dei punti di contatto (riguardanti l’episodio con Abatantuono): il personaggio del film del 1999 è soprannominato Zebrone, come il capo-ultrà juventino che Donato (nel 1982) spiega avere la forza di 100 braccia, come Pastamatic; il suo vero nome è però Vito La Monica, cognome del titolare dell’azienda di trasporti per cui lavora Tirzan.

Con questo film Vanzina mostra quindi alcuni “prototipi” di italiani medi che dedicano la propria vita al tifo di una squadra di calcio: chi si comporta come un ultrà sfegatato, pur non essendolo veramente, chi passa il tempo al bar a parlare di calcio e a scommettere, chi usa le trasferte di lavoro per seguire la propria squadra. Gli anni sono passati, c’è la pay-tv e si scommette online, ma i comportamenti non sono poi tanto diversi. In questo senso già allora Tirzan si doveva sorbire le recriminazioni di tifosi di altre squadre per quello che la Juventus avrebbe “rubato”.

Oltre a rivedere Milano (le scene delle partite di calcio sono tutte tra l’altro girate a San Siro) come in altri suoi film, Carlo Vanzina ci mostra, seppur di spalle, Gianni Agnelli (quasi un “convitato di pietra” del successivo Yuppies). Per chiudere alcune curiosità: nell’episodio di Franco, vediamo allo stadio impegnati a tifare Inter Abatantuono, Teocoli, Boldi e Conti, che in realtà sono tutti milanisti; l’autostoppista buddista “profetizza” a Tirzan la discesa della Juventus in Serie B. In tanti considerano questa pellicola un cult, ma pochi forse hanno visto la “versione integrale” che veniva trasmessa da Italia 1 negli anni ’80, con i tre episodi tra loro separati (e non intrecciati) con delle scene che sono state poi “tagliate”: oltre ad alcuni siparietti in più di Boldi-Teocoli-Conti-Abatantuono, si scopre che il montaggio ha modificato non poco la trama dell’episodio di Tirzan (e si può vedere anche una scena con Jimmy il Fenomeno, attore recentemente scomparso).

P.S.: Di questo film nel 2006 è stato fatto un sequel, Eccezzziunale veramente – Capitolo secondo… me, diretto ancora da Vanzina. Vedere però Abatantuono fare la “caricatura” di personaggi già di per sé “caricaturali” è qualcosa di cui si può fare anche a meno.