Antonella Clerici dopo 18 anni di onorata carriera, ha lasciato La Prova del cuoco nelle mani di Elisa Isoardi. La bionda però, presto prenderà in mano le redini di “Portobello”, programma in prima serata che ha fatto la storia della televisione italiana: “Le rubriche saranno identiche. Ci sarà anche il pappagallo”, racconta la conduttrice tra le pagine de Il Secolo XIX. Anche dopo la tragica scomparsa di Fabrizio Frizzi, la Clerici dichiara di avere avuto voglia di rivedere le cose nella sua vita, mettendo in fila tutte le priorità: “Ho capito che dovevo rivedere la mia vita”, confessa. Proprio per questo, ha deciso di lasciare il famoso cooking show della rete ammiraglia di Casa Rai. E’ pur vero che “Portobello” non rappresenta proprio il programma più facile da portare nuovamente in televisione. Ma Antonellina accetta la sfida e crede che sia giusto misurarsi con nuove avventure: “Non faccio mai le stesse cose, a me piace cambiare, anche rischiare tanto. Ho provato programmi, alcuni di successo, altri un po’ meno, ma almeno ho tentato”.
Antonella Clerici, ecco come sarà Portobello
“Credo di essere la conduttrice con più titoli in assoluto nel serale”, confida Antonella Clerici. A volte poi, svela anche di aver dimenticato le trasmissioni condotte e, se qualcuna non viene fuori col buco? “E’ successo negli anni di aver avuto meno successo – confida – forse perché ci si era creduto troppo poco, ma se anche una cosa va meno bene, non fa niente. Non sono così ossessionata dagli ascolti, o almeno non lo sono più”. Nonostante questo, nella maggior parte dei casi è toccato a lei doversi scontrare mediaticamente con Maria De Filippi. Anche dal prossimo anno le toccherà la stessa cosa con “Portobello”. “Mi sono già misurata con le grandi passioni degli italiani, dal calcio, alla cucina, alla musica. Ora mi confronterò con un programma storico, che però non è mai stato rifatto da allora. Cercherò di farlo umilmente, come sono io, portando la mia verve e il modo di condurre che sarà femminile, quindi diverso”. Il format originale di Enzo Tortora rimarrà invariato: “Io sono molto tradizionalista”, conclude.