In risposta alla dedica di Gianfranco Gallo, Mena Cantalupo – sorella di Salvatore – ringrazia su Facebook: “Grazie per le bellissime parole che hai dedicato a mio fratello, le quali mi rendono ancor di più orgogliosa di essere sua sorella. Era proprio così: una persona umile dai sentimenti profondi e per questo un grande professionista”. E Gallo aggiunge: “Penso quello che ho scritto, Salvatore era un animo sensibile e battagliero allo stesso tempo, un bravo attore e una bella persona”. Segue il cordoglio dei fan: “Un grande attore capace, come tutti i grandi, di interpretare qualsiasi ruolo con la stessa apparente naturalezza che, in questi casi, non può che essere frutto di impegno e dedizione”. “Mi piaceva molto e le tue parole sono veramente belle e fuori dalla retorica”; “Condoglianze a tutta la sua famiglia! Che attore e persona fantastica. Lo conosco soltanto adesso, attraverso le tue parole”. Infine la “lettera”: “Caro Salvatore, ti ricorderemo sempre come grande professionista e persona stimabile. Avevi un gran cuore! Ci mancherai”. Firmato: “Un semplice fan”. [agg. di Rossella Pastore]
IL RICORDO DEI COLLEGHI
È venuto a mancare l’attore di cinema e teatro Salvatore Cantalupo, che molti ricordano per il ruolo avuto nella nota serie tv di Sky Atlantic Gomorra. Aveva compiuto 59 anni l’8 luglio scorso. In Gomorra, nel 2008, Cantalupo interpretava il ruolo di un sarto, sfruttato dal suo datore di lavoro, che a sua volta veniva ricattato da camorristi. Ad annunciare la notizia della sua morte, il collega Fabio Gallo, in un post su Facebook in cui si legge: “Non eravamo amici nel vero senso della parola, ci eravamo sfiorati nel lavoro. Nel film “Fortapasc” ci stimammo molto ed ogni volta che per caso ci incontravamo era un festa, ci raccontavamo l’uno all’altro. Salvatore era un attore di quelli che mi piacciono, sul set lavorava sui personaggi per sottrazione, nessun orpello, solo l’essenziale, quello cui tendo a fare anche io sempre.”
LE PAROLE DI FABIO GALLO
Il lungo post di Fabio Gallo sulla scomparsa di Salvatore Cantalupo continua con una riflessione: “La vita degli attori è anche la sua, fatta di cose belle ma anche di tante delusioni e di rara giustizia. Era un compagno in tutti i sensi , su FB diceva la sua con passione , si esponeva, non si sottraeva mai, lo stimavo anche per questo. Un amico comune, Ciro D’Errico mi ha raccontato che è successo in Sardegna mentre Salvatore teneva un laboratorio, a luglio si era ammalato. E’ entrato in coma il giorno in cui si doveva andare in scena , si è risvegliato e gli hanno detto di aver preso dieci minuti di applausi, ha risposto che poteva morire felice e se n’è andato, lontano da Napoli, in silenzio, senza fare ammuina…per sottrazione.”