Si è spento ieri a Fiesole (Firenze), nel primo pomeriggio di lunedì 13 agosto, padre Ugolino Vagnuzzi, il frate francescano che nella notte del 14 luglio 1964, al fine di evitare l’assedio di giornalisti e fotografi, celebrò in gran segreto il matrimonio religioso tra Adriano Celentano e Claudia Mori. Il frate francescano, 94 anni, è deceduto nell’infermeria provinciale dei Frati Minori dopo un peggioramento generale del suo stato di salute. Ad assisterlo, nelle ultime ore di vita, c’erano i suoi confratelli, oltre al personale infermieristico. A darne notizia è stata la diocesi di Grosseto, che, si legge nella nota, partecipa “commossa al dolore della provincia Toscana dei frati minori francescani”. “La Chiesa di Grosseto è grata a padre Ugolino per le primizie sacerdotali spese in mezzo a questo popolo. Personalmente perdo un confratello amabile, ricco di verve, che tanto ha amato l’ideale francescano e tanto ha insegnato a noi frati circo il modo di comunicare il Vangelo attraverso i mezzi della comunicazione sociale -. commenta il Vescovo Rodolfo – Padre Ugolino ha precorso i tempi in molti ambiti e ci ha aiutati a “confondersi” nel senso più bello del tempo con le ansie, le gioie, le fatiche e le speranze della gente”. I funerali saranno celebrati oggi, alle ore 14.00, presso la chiesa di San Francesco a Fiesole, successivamente, la salma verrà trasferita nel cimitero di Pieve Santo Stefano, dove, giovedì 16 agosto, sarà tumulata nella cappella di famiglia. 



L’ATTIVITÀ AL SERVIZIO DELLA CHIESA

Da 78 anni frate minore e da 70 sacerdote, Padre Ugolino Vagnuzzi, originario di Montalone di Pieve Santo Stefano (Arezzo), era un brillante giornalista, che aveva collaborato con alcune delle più importati testate nazionali e radiofoniche. Sacerdote dal carattere arguto, brillante ed estroverso, giunse a Grosseto nei primi anni di sacerdozio dove lasciò il segno della sua straordinaria missione soprattutto tra i più giovani. Fondamentale il suo contributo nello sviluppo e coordinazione delle attività di scoutismo, con il trasporto dall’imponente statua della La Madonna degli Scout sulla vetta del monte Amiata, all’interno del comune di Castel del Piano, ma la città di Grosseto lo ricorda anche per il suo impegno nella nascita della sala Friuli, luogo che negli anni è diventato fondamentale per tutti i cittadini. Padre Ugolino tornò a Grosseto nel 1975, dove fu accolto dai frati e dalla parrocchia di San Francesco per  una serata tutta dedicata ai ricordi.  

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