Luca Bizzarri ha avuto modo di affermare il suo punto di vista sulla sua amata Genova. Se la città non è in ginocchio come sostiene il sindaco, il cuore dell’attore lo è: “stasera a Genova c’è silenzio, perché non so cosa fare, dove stare”, scrive sul suo account ufficiale di Facebook. Lui attraversava quel ponte in continuazione, per fare ritorno nella sua città oppure per allontanarsene recandosi in altri luoghi per lavoro. Bizzarri afferma che secondo lui non pagherà nessuno per tutto questo “semplicemente perché i colpevoli sono tanti, sono troppi”. Poi l’attore confida di volere rimanere in ginocchio, per avere modo di riordinare le sue emozioni: “Resto giù, in ginocchio, perché ho un’idea che mi gira in testa che sicuramente è sbagliata, dettata dallo sconforto, dalla tristezza. Ci rialzeremo. Non saremo meglio, saremo così”, conclude. Tanti i messaggi di affetto e speranza: “Pagano i familiari delle vittime. Ecco chi paga”, “Forza Luca…..Iddio Vi benedica tutti e sopratutto benedica la tanto martoriata quanto amata Genova….da Agrigento”, “Grazie Luca Bizzarri ha descritto il sentimento di ciascuno di noi…Siamo tutti in ginocchio chi in raccoglimento chi in preghiera, ma tutti in religioso silenzio”. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
LUCA BIZZARRI DEVASTATO DAL DOLORE
“Dice il Sindaco che la città non è in ginocchio, ed è giusto che lo dica. Io però lo sono”. Inizia così il duro sfogo di Luca Bizzarri su Facebook, attore, comico e conduttore ma prima di tutto genovese. La catastrofe del ponte Morandi l’ha vissuta da vicino: “Lo sono [in ginocchio] da oggi, da quando mi è arrivato il primo messaggio, da quando ho capito. Lo sono perché stasera a Genova c’è silenzio, perché non so cosa fare, dove stare. Sono in ginocchio perché su quel ponte, attraverso di lui, ho lasciato mille volte casa e mille volte sono tornato. L’ultima ieri sera. Sono in ginocchio perché leggo lacrime, accuse, e ‘pagheranno tutti caro’ e so già che non pagherà nessuno”. Bizzarri dice quello che pensa: “Lo so semplicemente perché i colpevoli sono tanti, sono troppi. E allora resto in ginocchio, per un po’, e sono felice che ci sia chi mi dice di rialzarmi subito. Ma ci resto, perché se prendi un pugno così forte fai bene a stare un po’ giù, a riordinare le idee. Resto giù, in ginocchio, perché ho un’idea che mi gira in testa che sicuramente è sbagliata, dettata dallo sconforto, dalla tristezza”.
Le sue parole sono dure, ma c’è spazio anche per la speranza: “Ci rialzeremo. Non saremo meglio, saremo così”. Il post, più consapevole e accorato, arriva all’indomani della drammatica notizia. Per Bizzarri si è trattato di “una tragedia immane”. “Senza parole. Sarà davvero difficile, per la città, riprendersi da questo disastro. Ci aspettano lacrime e, dopo le lacrime, tempi duri e difficili. Servirà la buona volontà e l’aiuto di tutti. Forza Genova, forza città mia“.