Di Fair Game – Caccia alla spia Gabriele Niola su MyMovies sottolinea: “Questa è una trasposizione poco riuscita dello scandalo che colpì la Cia e l’America intera”. Interessante è anche l’analisi fatta da Mariuccia Ciotta su Il Manifesto, dove ha sottolineato: “Fair Game racconta l’origine della guerra in Iraq e la triangolazione criminale tra Bush, Blair e Berlusconi per escogitare la madre di tutte le menzogne: l’arma di distruzione di massa messa nelle mani di Saddam Hussein. Eppure il regista Doug Liman, gli sceneggiatori, i produttori ne parlano come la storia intima “di una coppia che affronta un dramma sconvolgente””. Il film scorre piacevolmente con dei picchi molto interessanti e anche degli spunti poi riproposti anche in altre pellicole. Nel cast c’è una splendida Naomi Watts oltre a Sean Penn, Sam Shepard e molti altri ancora. Grazie al trailer possiamo avere anche ulteriori informazioni, clicca qui per il video. Fair Game – Caccia alla spia è in onda dalle 21.15 su La7, potremo seguirlo anche in diretta streaming grazie al portale della rete televisiva cliccando qui. (agg. di Matteo Fantozzi)
CURIOSITÀ
Biografico, drammatico e thriller il film che viene manato in onda stasera su La7 a partire dalle ore 21,15. Una pellicola americana del 2010 che è stata affidata alla regia di Doug Liman mentre il soggetto è stato realizzato da Valerie Plame e la sceneggiatura estesa da Jez Butterworth, quest’ultimo ha anche firmato la produzione con Akiva Goldsman e lo stesso regista Liman. La distribuzione del film nel nostro Paese è stata eseguita dalla Eagle Pictures, il montaggio è stato curato da Chrstopher Tellefsen con le musiche della colonna sonora composte da John Powell e gli effetti speciali sono invece opera di Ken Goodstein. Pellicola che è del tutto autobiografica, con la storia che ripercorre integralmente la vicenda che ha portato alla guerra del golfo, stante la presenza di una vera agente della CIA che fino alla fine aveva cercato di scongiurare l’entrata in guerra delle truppe a stelle e strisce. Il botteghino però non è stato foriero di soddisfazioni, su questo ha influito la cattiva pubblicità che persino la Casa Bianca ha fatto alla pellicola. La critica è però stata abbastanza benevola, in tale contesto sono stati molti i premi che Fair Game si è aggiudicato, un esempio è la vincita del Premio per la libertà di espressione nel National Board of Review Awards del 2010. Location interamente straniere con buona parte delle scene girate a Kuala Lumpur, città della Malaysia scelta dalla produzione per il basso costo della manodopera.
NEL CAST SEAN PENN
Fair Game – Caccia alla spia, il film in onda su La7 oggi, giovedì 16 agosto 2018 alle ore 21,15. Fair Game – Caccia alla spia, è una bella pellicola di matrice statunitense che ha visto la sua prima cinematografica nel lontano 2010. Il film diretto da Doug Liman si basa su un soggetto scritto a quattro mani da Valerie Plame e Joseph C. Wilson, esso è ascrivibile al genere delle pellicole autobiografiche con connotazioni spionistiche. Buono il cast di attori, tra di essi si evidenziano Naomi Watts e Sean Penn, attori che sono stati scelti per la loro grande presa sul pubblico americano. Il film anche a causa del suo esoso costo di produzione è stato prodotto da un nutrito cartello di case di produzione (Zucker Productions, Weed Road Pictures, Fair Game Productions, Hypnotic, Participant Media, River Road Entertainment) la distribuzione italiana è stata invece affidata alla Eagle Pictures. Vediamo insieme la trama del film nel dettaglio.
FAIR GAME – CACCIA ALLA SPIA, LA TRAMA DEL FILM BIOGRAFICO
La trama si incentra sul lavoro di Valerie Plame, una spia della CIA che lavora sotto copertura. Valerie cerca di provare che l’Iraq ha un arsenale di armi nucleari, la sua missione è importantissima stante che dalle sue risultanze potrebbe scatenarsi una devastante guerra in una delle parti più calde dell’intero pianeta. La donna nella sua missione è aiutata dal marito, Joseph C. Wilson, un diplomatico che viene inviato in Niger. Qui l’uomo capisce che la notizia che il paese africano produca e vende uranio arricchito non corrisponde a verità. Le due risultanze portano alla consapevolezza che nessun arsenale di armi nucleari è attivo nel paese mediorientale. Nel discorso dell’unione del 2003 il presidente degli Stati Uniti D’america smentisce i due e di fatto afferma non solo che l’Iraq ha delle armi a disposizione ma anche che il Niger vende uranio. La partenza della guerra del golfo che si basa cosi sull’assunto falso delle presenza delle armi inquieta i due. Soprattutto Joseph non riesce a mantenere la calma e in un editoriale sul New York Times sbugiarda l’inquilino dello studio ovale. La notizia mette in crisi il presidente degli Stati Uniti che decide cosi di far svelare il nome di Valerie passando ai giornalisti anche la notizia di come il marito abbia avuto l’incarico per recarsi in Niger. La donna non solo perde il lavoro, e di conseguenza vede andare in fumo delle indagini durate anni, ma vede perfino il suo matrimonio andare in crisi a causa della sua consapevolezza che l’avversario scelto dal marito è troppo forte per vincere. Tutto però ritorna al suo posto quando la stampa inizia ad approfondire l’argomento, con la CIA che decide di arrestare Lewis Libby, capo dello staff del Vice Presidente Cheney, reo di aver svelato ai giornalisti il nome di Valerie. Il finale del film è dedicato all’audizione a cui è chiamata Valerie davanti al congresso, un audizione che gli permetterà di svelare la vera verità.