La notizia del “licenziamento” di James Gunn è stata accolta con sfavore da parte di tutti gli attori del film. “Non è un momento facile” spiega ad Ap Chris Pratt, “adoriamo tutti James ed è un nostro buon amico, ma adoriamo anche interpretare i Guardiani della Galassia. È una situazione complicata per tutti. Sapete, vorremmo solo andare avanti e fare la cosa giusta ed essere le persone migliori possibili”. L’intero cast di Guardiani della Galassia ha firmato una lettera a sostegno di Gunn, e Dave Bautista ha minacciato di recedere dal contratto nel caso di rifiuto dello script. Non è ancora chiaro se quest’ultimo verrà utilizzato, o se il nuovo regista ne proporrà un rimaneggiamento. Resta da definire anche la data di uscita: le riprese del vol. 3 dovrebbero iniziare l’anno prossimo. Gunn, dal canto suo, è già stato contattato da numerosi studios per diversi progetti, e a Marvel non resta che cercare un nuovo regista. [agg. di Rossella Pastore]



LA NOTIZIA

James Gunn non dirigerà il film ‘Guardiani della Galassia Vol. 3’, le cui riprese sono previste per l’inizio del 2019. Nelle ultime ore si è tenuta una nuova riunione tra il regista, i suoi rappresentanti della United Talent Agency e Alan Horn, chairman di Walt Disney Studios. Secondo quanto riporta la rivista Variety, si è trattato di un incontro civile e professionale ma che non ha dato gli esiti sperati. Gunn non è stato reintregato nella produzione del film, confermando di fatto il provvedimento preso qualche settimana fa. Resta ora da capire quali conseguenze avrà questa decisione da parte di Marvel e Disney: se Gunn sembra già vicino a nuovi progetti, la regia del cinecomic avrà bisogno di un nuovo nome, in grado di scrivere un nuovo script in tempi record o di riadattare quanto già effettuato dallo stesso Gunn. Anche il cast dei ‘Guardiani’ non sembra troppo concorde con questo licenziamento. Chris Pratt di recente ha confessato: “Adoriamo tutti James ed è un nostro buon amico, ma adoriamo anche interpretare i Guardiani della Galassia. È una situazione complicata per tutti. Sapete, vorremmo solo andare avanti e fare la cosa giusta ed essere le persone migliori possibili”.



LE RAGIONI DEL LICENZIAMENTO

Le cause che avevano spinto Disney e Marvel a chiudere i rapporti con James Gunn avevano fatto discutere in occasione del suo licenziamento. Ai due colossi non erano andate giù alcune battute su Twitter che il regista aveva postato prima di lavorare per il mondo del cinema. Questa la dichiarazione di Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios: “Gli atteggiamenti offensivi e le affermazioni scoperte sul feed Twitter di James sono indifendibili e incoerenti con i valori del nostro studio, e abbiamo interrotto i nostri rapporti commerciali con lui”. Il regista si era subito scusato per alcune parole da lui utilizzate, sottolineando come esse andassero indietro nel tempo: “Le mie parole di quasi dieci anni fa erano, all’epoca, dei tentativi infelici e completamente falliti di essere provocatorio. Da allora me ne sono pentito non solo perché erano stupidi, per niente divertenti, terribilmente insensibili e sicuramente non provocatori come avevo sperato, ma anche perché non riflettono la persona che sono oggi o che sono da un po’ di tempo. Nonostante il tempo passato, capisco e accetto le decisioni lavorative prese oggi…”

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