Matteo Renzi sta per terminare le riprese del suo primo docu-film su Firenze, la sua città natale. L’ambizioso progetto di carattere mediatico-politico-culturale, doveva andare in onda sulle reti Mediaset ma a quanto pare, così non accadrà. Cosa è successo? Secondo ciò che riporta Il Corriere della Sera, “proprio alla vigilia del ciak si gira è sfumata la possibilità di trovare un’intesa” per mandare in onda il programma firmato dal produttore (e marito di Paola Perego) Lucio Presta. L’ex Premier, però, sembra non essersi assolutamente arreso e adesso punta velocemente a distribuire il suo nuovo prodotto “anche alle principali piattaforme internet a livello internazionale”. Le riprese si apriranno da Palazzo Medici Riccardi proprio dove, nel ruolo di presidente della Provincia è cominciata l’ascesa politica di Renzi, successivamente divenuto sindaco di Firenze, segretario del Pd e presidente del Consiglio.



Matteo Renzi, niente documentario a Mediaset

Sempre secondo quanto si legge sul Corriere della Sera, il prossimo 21 agosto, la produzione del docu-film di Renzi, avrebbe “affittato” Piazza Duomo per concretizzare una parte del progetto anche con riprese realizzate attraverso l’ausilio di droni di ultima generazione. Per questo motivo quindi, la piazza sarà sbarrata con accessibilità vietata sia per i turisti che per gli abitanti della città d’arte. Cosa è andato storto con Mediaset? Secondo le prime fonti, l’emittente del Biscone era tra i principali acquirenti del progetto snocciolato in otto appuntamenti e prodotto dall’Arcobaleno Tre. Ed infatti, a metà luglio pareva che l’accordo si fosse concretizzato, ad un passo dalla firma. Silvio Berlusconi in persona, così come riporta Il Fatto Quotidiano, avrebbe dato il suo benestare in maniera divertita. Proprio secondo Il Fatto, le riprese poi proseguiranno il 22 agosto a Palazzo Medici Riccardi e il 23 a Palazzo Vecchio dove in questo caso “è stato applicato un canone triplo rispetto all’ordinario perché il documentario potrà avere un’eventuale distribuzione all’estero”.

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