A dispetto del cast di tutto rispetto e della trama ispirata alla vera storia della maxi truffa messa in atto nel 1983 dall’omonimo club d’investimento, Billionaire Boys Club non ha ottenuto i risultati sperati. Eppure, nella pellicola diretta da James Cox, Kevin Spacey occupa una parte secondaria, lasciando il ruolo da protagonisti ad attori del calibro di Ansel Elgort e Taron Egerton. In vista della bufera che nei scorsi mesi si è abbattuta sull’attore di House of Cards, la casa di produzione del film ha cercato di correre ai ripari e, a un passo dalla pubblicazione del film, ha rilasciato la seguente nota: “Non tolleriamo le molestie sessuali a nessun livello e sosteniamo pienamente le vittime. Distribuire il film non è stata una decisione facile e non è una decisione insensibile, ma vogliamo dare al cast e alle centinaia di membri della troupe la possibilità di vedere il prodotto finale proposto al pubblico”. Conclude il comunicato un breve appello, affinché il passato dell’attore non ricada sul lavoro del cast e della troupe del film. Oggi, però, il pubblico ha scelto di ignorare quella richiesta, riservando alla pellicola un’accoglienza tra le più fredde che il mondo del cinema possa ricordare. (Agg. di Fabiola Iuliano)
LE ACCUSE DI MOLESTIE STRONCANO LA SUA CARRIERA
Il volto di House of Cards, Kevin Spacey, sembra star conoscendo gli ultimi atti di una carriera meravigliosa. Questo fine settimana, in dieci sale americane, ha debuttato il nuovo film in cui ha partecipato, “Billionaire Boys Club”, un thriller basato su una storia vera, una truffa avvenuta in California negli anni Ottanta. Peccato, però, che la pellicola abbia incassato solo 126 dollari che, secondo le stime, sono meno di un biglietto venduto per sala. È un flop senza precedenti e la causa potrebbero essere proprio quelle accuse di molestie sessuali, nate in seguito al famoso caso Weinstein. L’attore è stato accusato per la prima volta di molestie da Anthony Rapp, una sua collega, che ha raccontato di aver ricevuto avance indesiderate, dall’attore, quando aveva solo quattordici anni. Le ripercussioni sulla carriera di Spacey sono iniziate fin da subito, Netflix e MRC avevano deciso di sospendere la serie che lo vede protagonista. (Agg. Camilla Catalano)
IL FILM INCASSA 126 DOLLARI
Disastro al botteghino per Kevin Spacey: Billionaire Boys Club, il suo ultimo film, è un flop colossale. Sono 126 i dollari incassati nel fine settimana, cifra che decreterebbe di fatto la fine della sua carriera. Gli scandali sessuali non hanno certo aiutato: secondo Entertainment Weekly, il film segna “l’ultimo atto” nella storia professionale del premio Oscar. Billionaire Boys Club è un thriller basato sulla “grande truffa” californiana degli anni Ottanta, che vede protagonisti, oltre a Spacey, anche Ansel Elgort e Taron Egerton. A dispetto dei nomi, il week-end cinematografico ha aperto malissimo: nessuna sala di New York o Los Angeles ha accettato di proiettare il film. Sfortunata anche l’uscita on demand su alcune piattaforme di streaming.
Attualmente, Kevin Spacey non sta lavorando a nessun progetto. Spietati anche registi e case di produzione, con la loro tacita diffida nei confronti del divo. A ottobre, Spacey è stato accusato di molestie sessuali da parte di alcuni giovani aspiranti attori. Da Londra a New York, le voci si sono diffuse rapidamente, e la sua carriera ha subito un’irrimediabile battuta d’arresto. L’Hollywood Reporter rincara la dose: a fronte dei 126 dollari incassati venerdì, paragona i 20 milioni portati a casa nel 2017. Il film in questione era Baby Driver, l’ultimo con Spacey nel ruolo di protagonista. Vincono al botteghino Crazy Asian Girls, commedia romantica da 30 milioni di dollari e Mark Wahlberg Mile 22, che segue a ruota.