Ermal Meta torna nel cuore della musica a Battiti Live per esibirsi con uno dei suoi successi più recenti, Dall’alba al tramonto. Subito dopo arriva il momento di riascoltare un altro dei suoi brani più amati, Vietato morire, accompagnato dal pubblico in piazza. “È bello essere qui”, rivela sul palco il celebre cantautore, che, sottolineando l’entusiasmo dei presenti, non può non ricordare come ogni performance sia unica: “Le esibizioni dipendono dal pubblico che hai davanti, quando ci sono degli occhi così affamati davanti è bello”. A influenzare il suo percorso musicale, ricorda infine il cantante, la presenza di una madre musicista, che gli ha insegnato ad amare la musica: “È una violinista, quindi ho imparato ad ascoltatore la musica da piccolo, ad apprezzarla, ad amarla”. Si conclude così l’esibizione di Ermal Meta sul palco di Ostuni, ma questa non sarà l’unica performance di questa prima serata: fra pochi minuti, infatti, il cantautore tornerà in scena per esibirsi con Fabrizio Moro sulle note del loro successo sanremese: Non mi avete fatto niente. (Agg. di Fabiola Iuliano)
Sul palco con Fabrizio Moro
Ermal Meta si è voluto esporre ancora una volta contro l’ostilità nei confronti dell’immigrazione. “Oggi non sarei qui”, ha sottolineato in una lunga intervista a Donna Moderna in cui ha parlato del suo arrivo in Italia, 24 anni or sono. “I confini non esistono“, ribadisce ancora parlando dell’eventuale chiusura dei porti, uno dei punti più caldi degli ultimi interventi politici. Senza quel tipo di libertà, Ermal non sarebbe riuscito a trasferirsi in Italia con madre e due fratelli, a fare musica, a realizzare concerti e persino ad esibirsi in tv. “Eppure le soluzioni non si vogliono trovare”, conclude pensando a come quel tipo di pensiero stagnante gli faccia paura. Ermal Meta ha raggiunto il successo anche al fianco di Fabrizio Moro, grazie al duetto che ha permesso ad entrambi di ricevere la corona di vincitori al Festival di Sanremo di quest’anno. I due artisti saliranno insieme ancora una volta sul palco di Ostuni grazie alla prima tappa di Battiti Live 2018, in onda su Italia 1 nella prima serata di oggi, giovedì 2 agosto. Un’occasione per cantare insieme, grazie al brano “Non mi avete fatto niente”, ed anche per impegnarsi nei rispettivi singoli. Ermal ha infatti interpretato “Dall’alba al tramonto”, tratto da “Non abbiamo armi”, il suo ultimo disco, per poi proseguire con la canzone “Vietato morire” con cui l’hanno scorso ha ottenuto il terzo posto all’Ariston. Moro invece ha puntato tutto verso la sua “Pensa” e “Portami via”, per poi lanciarsi verso “L’eternità” al fianco dell’amico e cantautore romano Ultimo.
I due artisti in tour
“Non abbiamo armi tour” ha portato Ermal Meta in diverse città italiane anche in questi mesi estivi. L’autore si è esibito nei giorni scorsi a Todi, raccogliendo migliaia di ammiratori, mentre ieri è stata la volta di Recanati. Piazza Leopardi si è animata grazie alle emozioni che l’artista di origini albanesi riesce a regalare da sempre al suo pubblico, come dimostra la serata vincente che lo ha visto impegnato al Musart Festival di Firenze. “Soul boxes” scrive invece su un post condiviso sui social, grazie ad una foto che lo mostra di spalle e immerso in una nebbia luminosa che ne ritaglia la sagoma. Un’occasione che ad una fan in particolare ha ricordato un momento speciale vissuto in un suo live, quando Ermal ha chiesto ai presenti di compiere una particolare azione: “Grazie per quel momento magico che ci hai regalato chiedendoci di voltarti le spalle“, scrive l’ammiratrice nel suo commento, “per guardare la luna mentre cantavi a luci spente. E’ una cosa che dimenticheremo a fatica“. Clicca qui per vedere la foto di Ermal Meta. Anche l’energia di Fabrizio Moro è più che evidente ai suoi fan e forse è anche per questo che il sodalizio artistico con Meta si è rivelato vincente sotto molti punti di vista. Il cantautore romano è impegnato nel suo tour dopo aver registrato un forte successo allo stadio Olimpico di Roma. “Avvertivo la responsabilità di un fratello maggiore“, ha dichiarato invece a Il Fatto Quotidiano pensando alla vittoria sanremese, “potevo anche uscire dal Festival sconfitto“, ha aggiunto poi, “ma per lui (Ermal Meta, ndr) era troppo importante“. E non senza dimenticare i 20 anni di attesa, quelle due decadi che Moro ha impegnato con feste di piazza e poco clamore. “Ho fatto il mio primo tour con pubblico pagante a 41 anni”, ricorda ancora, prima di affermare di voler emulare due grandi artisti italiani come Vasco Rossi e Ligabue per la loro presenza sul palco, per quel tour che preferisce al centro della sua vita personale e professionale.