Claudio Baglioni, attraverso Tv Sorrisi e Canzoni, ha rilasciato una lunga intervista in cui ha toccato vari argomenti. Intanto, per i 50 anni di carriera, ci sarà un concerto-evento all’Arena di Verona che verrà trasmesso da Raiuno. Ritornando alla lunga e gloriosa carriera del cantante, si inizia parlando proprio degli esordi: “Personalmente, dal primo contratto discografico, nel 1968, e dalla registrazione della prima canzone pubblicata, “Signora Lia”, nel 1969”. Simpatico l’aneddoto sui primi soldi guadagnati: “Mille lire nel 1966, in un cineteatro di quartiere. Cantavo tre canzoni tra numeri di avanspettacolo e balletti di soubrette poco vestite. Il pubblico, per lo più militari in libera uscita, non era lì per me. Ma i miei genitori vennero comunque a vedermi”. Oggi vengono utilizzati molto i social, un cambio radicale rispetto ai tempi del cantante: “Noi andavamo poco in tv, la nostra “fisicità” era poco esposta e questo ci rendeva mitici. Oggi molti offrono di sé più di quanto i fan chiedano. È come se dalla mattina alla sera documentassero la propria vita per far vedere che in fondo è normale, come quella di tutti”. Il primo brano ascoltato alla radio: “Io, una ragazza, la gente”. Mi fece molta impressione. Ma la sorpresa più grande fu quando sentii “Porta Portese” provenire da una radiolina, probabilmente rubata, esposta in una bancarella di Porta Portese”.



LE DICHIARAZIONI SU SANREMO 2019

Interessante la risposta di Claudio Baglioni su quello che oggi guarda in tv: “Sport e news, innanzitutto. Ma sono onnivoro, e a volte anch’io mi perdo a fare zapping e mi scorrono davanti immagini di cui fatico a capire il senso”. Durante l’intervista si parla anche di Sanremo e della parte riservata ai giovani: “L’avevo detto: mi sarebbe piaciuto raddoppiarlo, il Festival. Ecco, ora è successo. I giovani avranno a disposizione una intera settimana televisiva: due prime serate di Raiuno a dicembre, più quattro puntate di avvicinamento nel preserale, sempre su Raiuno. Io per primo lavorerò duro perché questa parte abbia la stessa caratura e la stessa rilevanza del Sanremo di febbraio, al quale approderanno i vincitori delle due serate di dicembre. Credo che la concomitanza con la gara dei Big finisca sempre per togliere luce ai giovani. Ma sia chiaro: quello che ho in mente non è un talent che si aggiunge a quelli che già ci sono in tv”. Sui nomi scelti non ci sono ancora decisioni ufficiali: “Al momento sto “fantasticando” su alcune soluzioni estetiche”.

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