Sarà devoluto in beneficenza il ricavato dell’ultima tappa del Non abbiamo armi tour, la serie di concerti di Ermal Meta a promozione dell’album omonimo. Dopo il crollo del ponte Morandi, Meta ha tenuto a fare un gesto concreto nei confronti dei genovesi. L’artista di Fier si era già espresso in merito alla tragedia: “Lo Stato ha l’obbligo morale e civile di occuparsi della nostra sicurezza”, si legge su Facebook, “questo significa anche e soprattutto fare manutenzione”. E sulla sua esperienza: “Sarò passato centinaia di volte su quel ponte, e mi vengono i brividi al pensiero di chi era lì sopra in quel momento”. L’intera somma sarà destinata ai famigliari delle vittime, in segno di vicinanza ai liguri ad Alassio.
LA POLEMICA
Le dichiarazioni di Ermal Meta avevano già fatto discutere nei giorni scorsi: “La vera tristezza è che tutto questo aprirà altri dibattiti politici e ci si troverà all’interno di una campagna politica senza fine. Mentre voi parlate e vi rimpallate le colpe, qui della gente è morta. ‘Non c’erano i fondi per ristrutturare ‘, dice qualcuno. È ridicolo, se pensiamo che l’Italia è uno dei paesi più tassati del mondo”. Poi dà un suggerimento: “Tagliate i vitalizi, i privilegi, i milioni buttati in sprechi vergognosi perché vale la pena prevenire catastrofi del genere. Capito? Vale la pena. È di uomini che parliamo qui, è di vite umane”. Appuntamento a domani con l’unica tappa ligure del tour 2018.