Il principe Harry e Meghan Markle non avranno la custodia legale di eventuali figli. A dirlo, l’esperta della famiglia reale Marlene Koening: “Il principe del Galles (Giorgio II) non voleva scegliere per il proprio figlio il padrino deciso dal padre, quindi Giorgio I ha risolto la cosa in parlamento”. La legge in questione si chiama The Grand Opinion for the Prerogative Concerning the Royal Family, ed è stata varata nel 1717 proprio da Giorgio I. I suoi rapporti col figlio non erano dei migliori: per questo, l’allora re decise di porre veto sulla sua prole. Nel registro legale pubblicato nel 1772, si legge che ben 17 giudici confermarono al re la legalità della prerogativa, che permetteva al sovrano di prendere decisioni rispetto ai matrimoni e all’educazione dei discendenti (fino ai bisnipoti). Per questo, oggi, la tutrice legale di George, Charlotte e Louis è di fatto la regina Elisabetta. Come detto, anche i figli di Harry e Meghan sarebbero soggetti alle conseguenze di questa norma.



CONTROVERSIE

Il problema era già stato sollevato nel 1994, all’epoca del divorzio tra il principe Carlo e Lady Diana. Diana aveva espresso il desiderio di portare con sé i figli in Australia, ma sia William che Harry erano sotto la custodia della stessa regina. Secondo la Koening, però, le interferenze sono ridotte: “Credo che la regina abbia permesso ai propri figli di crescere i loro bambini”. Nessun problema, dunque, per gli attuali duchi: William, Harry e rispettive consorti hanno tutta la libertà di educare come credono i loro (futuri) figli.

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