Neil Simon, il drammaturgo che ha scritto più di 40 testi per il teatro creando dei veri capolavori, alcuni dei quali sono arrivati anche sul grande schermo, si è spento a 91 anni dopo aver combattuto contro l’Alzeheimer. La sua è stata una vita vissuta al massimo delle sue possibilità. L’autore non ha mai avuto paura di cadere e farsi male e considerava il rischio un elemento fondamentale per vivere davvero. «Se non si rischiasse mai nella vita, Michelangelo avrebbe dipinto il pavimento della cappella Sistina», diceva. Proprio il rischio lo ha portato a dedicare la propria vita al teatro riuscendo a diventare uno dei drammaturghi contemporanei più apprezzati e citati dal pubblico e dagli addetti ai lavori. La sua scomparsa rappresenta una grave perdita per il teatro internazionale. Tra i vari testi scritti, resterà impresso nella testa di tutti “A piedi nudi nel parco” interpretato da dei giovanissimi Jane Fonda e Robert Redford. Anche Alessandro Gassmann, cresciuto con il teatro e il cinema, ha ricordato Neil Simon e su twitter ha scritto: “L’intelligenza e l’ironia. Buon viaggio Neil Simon”. (Aggiornamento di Stella Dibenedetto).
I SUCCESSI DI NEIL SIMON
Lutto nel mondo dello spettacolo per la morte di Neil Simon, uno dei maestri della commedia teatrale di Broadway, morto a 91 anni al New York Presbyterian Hospital di New York, sua città natale, per le complicazioni derivate da una polmonite. Come ricordato da La Repubblica, molti dei suoi lavori pensati per il teatro vennero poi realizzati anche per il cinema, a conferma di quanto le sue produzioni fossero dotate di un linguaggio universale. Ma è fuori discussione che due dei suoi capolavori indiscussi siano stati “A piedi nudi nel parco” diretto da Gene Saks nel 1967, commedia avente protagonisti i due sposini Jane Fonda e Robert Redford e poi, ancora con Saks dietro la macchina da presa, nel 1968 “La strana coppia”, divenuta un cult del genere della commedia, basata sulle esilaranti gac cui davano vita Jack Lemmon e Walter Matthau, due amici costretti ad una convivenza forzata. (agg. di Dario D’Angelo)
IL SALUTO DI ALESSANDRO GASSMAN
Neil Simon è morto e il mondo dello spettacolo ha deciso di ricordarlo sui social network, porgendogli un saluto di massa. Tra questi c’è anche quello di Alessandro Gassmann, che ha pubblicato su Twitter un breve ma intenso post, pubblicando una foto dell’attore ormai scomparso. Scrive così: “L’intelligenza e l’ironia. Buon viaggio Neil Simon, riposa in pace”, clicca qui per il tweet e per i commenti dei follower. Alessandro Gassmann ha dimostrato più volte che oltre ad essere un ottimo attore è anche una persona con un cuore d’oro e soprattutto molto sensibile. Il ricordo per un attore così importante fa capire inoltre che l’artista italiano abbia una cultura davvero importante, cosa che di certo non dimostra per la prima volta in questa situazione. Dietro di lui si sono mossi anche tanti altri artisti di livello che hanno voluto salutare Neil Simon. (agg. di Matteo Fantozzi)
I QUATTRO MATRIMONI DEL SANTO PATRONO DELLA RISATA
È morto il drammaturga Neil Simon. «Il santo patrono della risata», così lo definì il settimanale statunitense Time. Per molti osservatori e critici è il commediografo più popolare dopo William Shakespeare. Di sicuro molte sue opere sono diventate dei classici del teatro del ventesimo secolo. Noto per lo stile asciutto e incisivo per le battute fulminanti e i dialoghi brillanti, Simon è stato sposato cinque volte, due delle quali con la stessa donna. La sua prima moglie, Joan Bim, gli diede due figlie: morì di cancro nel 1973 dopo 20 anni di matrimonio. Gli ispirò la commedia Chapter Two, la storia di un vedovo che ricomincia una nuova vita. Neil Simon sposò poi l’atrice Marsha Mason, che avrebbe poi recitato in molti film scritti da lui. Dopo il divorzio nel 1982, è stato sposato due volte con Diane Lander, la prima tra il 1987 e il 1988 e l’altra tra il 1990 e il 1998. L’anno dopo, all’età di 72 anni, sposò la quarta moglie, l’attrice Elaine Joyce. (agg. di Silvana Palazzo)
NEIL SIMON, MORTO IL RE DELLA COMMEDIA
Si è spento all’età di 91 anni Neil Simon, uno dei nomi più importanti della commedia mondiale del 1900. Sono state oltre 40 le commedie da lui scritte e divenute celebri in tutto il mondo tanto da essere annoverate tra i classici del teatro poi trasferite anche sul grande schermo. Simon si è spento in una clinica di Manhattan in seguito alle complicazione derivanti da una polmonite. L’annuncio della morte è arrivato da un suo amico, Bill Evans e ha fatto poi rapidamente il giro dei media mondiali. Il re della commedia internazionale, tuttavia, da tempo soffriva di Alzheimer mentre nel 2004 aveva subito un trapianto di rene. Nato e cresciuto a New York, sviluppò sin da giovane il gusto per la commedia grazie ai film di Charlie Chaplin che divorava al cinema e che rappresentavano per lui una sorta di via di fuga da una adolescenza certamente non semplice vissuta tra varie difficoltà anche economiche. La sua attività di commediografo ebbe inizio negli anni ’50 quando cominciò a lavorare per la radio e la televisione al fianco di altri autori celebri del calibro di Carl Reiner e Mel Brooks.
I SUOI CAPOLAVORI
Le prime commedie di Neil Simon arrivarono all’inizio degli anni ’60. Impiegò ben tre anni di lavoro per la realizzazione di “Alle donne ci penso io” con il debutto a Broadway del 1961 che però gli fece guadagnare ben 678 repliche. Un successo straordinario che fu ben presto replicato da altri due titoli capolavoro: “A piedi nudi nel parco” e “La strana coppia”. A contraddistinguere il suo stile, rendendolo certamente unico fu il repentino passaggio dalla farsa alla commedia romantica fino a quella drammatica con “Prigioniero della seconda strada”. Quest’ultima fu portata anche al cinema da Jack Lemmon, attore molto legato alle opere di Simon. Nel 1983 gli fu addirittura dedicato a New York un teatro a lui intitolato, a dimostrazione del grande successo collezionato nei lunghi anni di carriera contrassegnati anche da altri titoli celebri come “I ragazzi irresistibili”e “Andy e Norman”, quest’ultima ripresa negli anni ’90 da Zuzzurro e Gaspare e trasformata in serie tv. Indimenticabili, infine, anche le sceneggiature per il cinema del calibro di “Invito a cena col delitto” e “Bella, bionda… e dice sempre sì”.