La nascita di Scanno, il borgo italiano che nasce in provincia de L’Aquila, risale all’epoca precedente a quella romana. Si tratta di uno dei centri di montagna più affascinanti del nostro Paese, il cui nome è dovuto proprio ai Romani: indica sgabello, in onore dello sperone di roccia su cui ancora oggi sono presenti gli antichi contrafforti della Valle del Sagittario. La testimonianza storica della nascita di Scanno è dovuta al ritrovamento dialcune statuine di Ercole rinvenute nel fiume Carapale, che dimostrano come il centro fosse già abitato prima che i Romani vi si stabilissero. Scanno sarà inoltre al centro di un approfondimento di Linea Verde nella puntata di oggi, domenica 26 agosto 2018, su Rai 1. Federica De Denaro si recherà infatti sul posto per ripercorrere la strada che un tempo i viaggiatori compivano per recarsi al borgo o per raggirare le montagne, che circondano la cittadina. Luoghi che hanno visto il paesino passare sotto il dominio dei Conti di Valva fino ai De Pascale ed ai Caracciolo. Legata al commercio e fervente per quanto riguarda gli armamenti, il bosco mette in luce la bellezza di una località tutta da scoprire. All’attività commerciale si unisce ben presto anche l’industria della lana, per poi approdare alla tintoria, vera e propria arte che contribuirà a far nascere i costumi femminili, uno dei vanti di Scanno.
UN BORGO CHE OFFRE DIVERSI VANTAGGI
Nonostante la sua nascita sia antica, Scanno è un borgo che offre diversi vantaggi per i turisti di oggi. Il paesino si districa infatti nel borgo antico, dove risiedono circa 1.600 abitanti, e le abitazioni più periferiche. In tutto la popolazione ammonta a poco più di 2.100 persone. E’ possibile infatti recarsi al lago per un bagno e fare windsurf, oppure cimentarsi nell’arte della pesca e percorrere i sentieri in mountain bike. Lo sci alpino ed escursionistico è inoltre una delle attività più in vista di Scanno, a cui si aggiunge l’equitazione e la possibilità di fare delle escursioni guidate all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, secondo in Italia come riserva naturale più antica. Una vera e propria dimora per animali affascinanti come il camoscio, il lupo, il cervo e persino l’orso. La natura fa da padrona a Scanno, grazie ad un universo legato all’Appennino che si unisce alla bellezza del lago naturale, circondato da un territorio aspro e ancora oggi selvaggio. Il patrono è invece Sant’Eustachio, nato a cavallo fra il I e il II secolo a Roma, martire e vissuto durante il regno di Adriano. La festa paesana è prevista per il 20 settembre, ma è celebre anche la festa di Sant’Antonio Abate che si svolge il 17 gennaio di ogni anno e che permette agli artisti della ristorazione locali di condividere una delle specialità del posto: la pasta fatta in casa con farina e acqua, la sagna, e farcita con ricotta salata. Il 14 agosto invece la popolazione e i turisti si raccolgono per celebrare il Ju Catenacce, l’antico corteo nuziale che prevede l’esposizione dei costumi tradizionali.