Non è certo un periodo facile quello che sta attraversando Elena Santarelli, impegnata nella dura battaglia contro il tumore cerebrale che ha colpito il figlio Giacomo. Fin dall’inizio, la showgirl ha deciso di condividere con i suoi fan la difficile situazione, informandoli delle condizioni di salute del bambino e di alcune iniziative ideate per la ricerca a favore dei piccoli malati. Molti haters, però, continuano a rimproverla dell’eccessivo clamore sulla questione, oltre che sulla sua condizione di persona agiata, grazie al matrimonio con l’ex calciatore Bernardo Corradi. In risposta ad alcune dure dichiarazioni da parte di un utente, la Santarelli ha deciso di intervenire in prima persona, sbottando con un lungo sfogo: “L’ho sempre detto, anche quando non sapevo della malattia di mio figlio, consapevole di vivere una vita abbastanza facile rispetto a tante altre. I soldi possono aiutare in questo caso. Ad avere meno pensieri e a far fare a tuo figlio mille cose che magari altri non possono (…) Soldi o no la notte non si dorme bene con una diagnosi come la mia, ecco la verità”.
LO SFOGO CONTRO LE CRITICHE
Elena Santarelli non è disposta ad accettare le critiche di alcuni followers senza reagire. Oltre a rispondere a chi la accusa di approfittare della sua condizione di donna agiata, la showgirl qualche ora fa si è trovata a fare i conti con chi mette in dubbio il suo ruolo di madre. Dopo avere visto la foto in cui lei appare in alta montagna, qualcuno si è domandato se anche il piccolo Giacomo fosse stato coinvolto in questa gita insieme alla famiglia. Da qui, la dura risposta della Santarelli: “E sentiamo quali sarebbero le controindicazioni? Spero che tu sia laureata in oncologia e soprattutto in tumori cerebrali perché sono stanca di tutti questi professori e professoresse che girano su ig. E che puntano il dito senza sapere, che giudicano gli altri e non giudicano se stessi. Aspetto con ansia la risposta!” E sul suo difficile ruolo di mamma aggiunge: “Io non sono laureata, ma assicuro che potrei fare un libro su come va affrontata questa esperienza, sulle cose da dire, da fare e da non fare. Cose imparate sul campo e anche con tanta fretta.”