I soliti ignoti è la pellicola scelta da Rai Tre per la mesa in onda di questo pomeriggio del 27 agosto 2018. Un pomeriggio in compagnia di un capolavoro che mette il regista sotto i riflettori per rendergli omaggio e riempirlo di lodi, di chi stiamo parlando? Di Mario Monicelli, un re delle cineprese, un principe di Cinecittà, un padre per tanti attori, sceneggiatori, registi del nuovo corso post neo-realismo del cinema italiano. Monicelli fu un regista che traghettò, assieme a De Sica e tanti altri, l’Italia cinematografica del dopoguerra e del realismo sociale, verso il colore nelle grandi sale e la commedia di costume, autore e regista ironico e sagace. Monicelli veniva dai successi di ‘Totò e Carolina’ e de ‘Il principe e lo stregone’, ma mancava il vero colpo grosso al regista per sfondare del tutto Cinecittà e ‘I soliti ignoti’ fu proprio questo, ancora una volta dirigendo Totò, attore che recitò più volte davanti alle cineprese del cineasta. Dal successo de ‘I soliti ignoti’ alla consacrazione per lunghi anni con film come ‘Amici miei’, ‘Brancaleone alle crociate’ sino agli ultimi titoli, sempre al suo livello intellettuale, ‘Parenti serpenti’ o ‘Le rose del deserto’ del 2006, canto del cigno del regista, la carriera gli fu costellata di grandi successi al botteghino e nelle critiche, nelle premiazioni più importanti del cinema italiano. Un capolavoro assoluto: pensate ad un film con un cast del genere nel quale ognuno esprime il proprio carattere, le proprie peculiarità. ‘I soliti ignoti’ ha incassato tanto per l’epoca, 901.562.000 di lire, quasi un miliardo e le critiche giornalistiche furono unanimi a tributare al film un grande successo, un amore che nacque nel ’58 e che non si è mai sopito.



NEL CAST MARCELLO MASTROIANNI E TOTO’

I soliti ignoti, il film in onda su Rai Tre oggi, lunedì 27 agosto 2018 alle ore 15,45. Un film di cui si è detto tanto e del quale non occorrerebbe aggiungere molto altro ma vogliamo ugualmente darvi una cornice critica di un capolavoro del cinema nazionale. Mario Monicelli diresse nel 1958 ‘I soliti ignoti’ per conto di Vides Cinematografica, Cinecittà (Stabilimenti Cinematografici), Lux Film Distribuzione (Italia), una sinergia di case produttrici a cui faceva capo il grande Franco Cristaldi. Ne ‘I soliti ignoti’ troviamo nel cast attori del calibro di Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale o la meravigliosa ed amatissima ‘Sora’ Lella Fabrizi, sorella di Aldo, mamma forse di tutta la Roma trasteverina. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.



I SOLITI IGNOTI, LA TRAMA DEL FILM GIALLO

Cosimo e Capannelle, due ladruncoli da borgata, vengono arrestati per il furto di un’autovettura, sono due ladruncoli da poco ma vengono a conoscenza, nei discorsi tra detenuti in carcere, di un furto importante in preparazione al Monte di Pietà. Capannelle comunque non finisce dietro le sbarre e Cosimo dovrà trovare il modo di farsi trovare libero e fuori dal carcere per quel furto, si sta creando una gang, vuole farne parte. Gli occorre quindi una pecora, cioè un sostituto che conti la pena al posto suo, la pecora sarà Peppe ‘er Pantera’, un pugile da poco, sempre al tappeto, mai un match vinto, un gradasso sbruffone e goliardico personaggio anch’esso di borgata, il ruolo è interpretato da Gassman. In ogni caso il tempo passa e il piano è pronto, tutti sono fuori dal carcere e la gang nella quale fanno parte diversi elementi, ognuno di essi specializzato in qualcosa, una banda di buontemponi anche se determinati, dovrà intrufolarsi nella stanza del Monte di Pietà nella quale è conservata la cassaforte, la ‘Comare’, in gergo. Dovranno intrufolarsi dall’appartamento attiguo e tutta la scena del furto è una delle più divertenti situazioni comiche del cinema post bellico, ne vedrete, ancora una volta, delle belle!

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