Elisa Isoardi ricomincia dalla Prova del cuoco. E, dato che si parla di cibo, a TvBlog racconta il “sapore” di quest’esperienza: “Sa di felicità, che ti carica di tanta gioia, ma anche di grande responsabilità. La prova del cuoco è un marchio storico di Rai 1, ha festeggiato la ‘maturità’, si è fatto conoscere e amare come pochi altri programmi della televisione italiana e, soprattutto, è entrato nelle case, diventando un compagno di tavola e un amico di famiglia”. Quella di qualche anno fa fu una semplice “supplenza”. Ora la promozione, l’incarico a pieno titolo. “Una cattedra”, dice lei, “alla quale avvicinarsi pesando le parole e facendo fruttare l’esperienza che ho potuto maturare in questi anni: da quella di Linea verde, in giro per l’Italia, a quella di Uno mattina, nelle diverse varianti che ho incrociato. Fino a quella di Buono a sapersi, che lo scorso anno ha fatto da apripista all’avventura che mi aspetta. E poi, rispetto a 10 anni fa, sono un’altra persona: più consapevole del contesto e più matura per affrontarlo”.
UNA (DOPPIA) SPALLA
Niente rivoluzioni in programma. “Sarà solo più somigliante a me”, rassicura Elisa. “Rivoluzione” no, “evoluzione” sì. “Sarà sempre una ‘festa’ della cucina, che durerà 30 minuti di più (dalle 11.30 alle 13.30), vedrà scontrarsi cuochi e concorrenti come nella sua tradizione migliore, vivrà ‘cambi di passo’ molto frequenti, si colorerà di musica e curiosità, aprirà ‘finestre’ in diretta dalle cucine italiane, ospitando rubriche, personaggi, prodotti di qualità ed esaltando ancora di più quella creatività che ai fornelli rende gli italiani speciali e imbattibili”. Con lei ci sarà Andrea Lo Cicero: “Perché cercavamo una ‘spalla’ forte. Con lui ne abbiamo portato a casa addirittura due e non ci è sembrato vero. Spalle belle robuste, pronte sempre e comunque a tutto”. Nonostante la polemica, Elisa non cambia idea: “Quello di Andrea sarà un ruolo fatto di tanti altri ruoli: assistente a chiamata, arbitro all’occorrenza, maître di servizio. Ma soprattutto un ‘curioso’, che metterà il naso dove sarà necessario. Insomma, un compagno di viaggio, per prenderla sportivamente e non solo. Perché Andrea, verace uomo del Sud, ha anche un legame speciale con la terra: produce dell’ottimo zafferano, cucina niente male e ama il vino, fino a esserne ambasciatore. Per una del profondo Nord come me non poteva esserci sponda migliore”.