Riccardo Marcuzzo, conosciuto solamente come Riki, oltre ad essere campione di hit, non se la cava niente male nemmeno con le polemiche. Quando è il momento di rimproverare le fan per esempio, è il primo a scendere in campo, cercando di richiamarle all’ordine. Proprio nelle ultime ore, ha attivato appieno il web per merito di un commento molto duro indirizzato ad una fanpage. Coloro che gestiscono il profilo infatti, hanno avuto modo di fare un “mea culpa”, postando una frase dedicata al cantante dove chiedono scusa. “Riki perdonaci se non ti abbiamo dimostrato cosi tanto affetto, se non ti abbiamo dimostrato di essere cosi tanto fiere di te, se abbiamo fatto qualcosa di inadeguato!”, hanno scritto. Ma cosa sarà successo? Proprio in questi giorni il vincitore di Amici è volato in Argentina, dove ha conquistato anche le fan argentine, scaturendo una sorta di gelosia con quelle italiane che si sono lamentate dei suoi atteggiamenti.

Riccardo Marcuzzo infuriato con i fan: ecco perché

“Abbiamo assistito ad Instore di Riki in Italia dove se ti azzardavi ad appoggiare la tua mano sulla sua spalla, c’era la guardia/manager che te la toglieva subito, manco avessi la peste. Ma in Argentina viene tranquillamente stritolato da una fan. Lui dovrebbe scendere un po’ dal piedistallo perché lui è arrivato fino là grazie alle fans italiane”, si legge. Riccardo Marcuzzo quindi, ha voluto rispondere alle estimatrici della FanPage… perdonandole? “Col caz*o!”, è stata invece la sua risposta. Successivamente, anche lo sfogo per chiarire meglio il suo punto di vista: “Molte mie fan continuano a deludermi. Non mi interessa se scrivono: “compriamo il cd o la maglietta”. Questo lavoro non lo faccio per soldi. Acquisti un cd perché ti piace ascoltarlo, altrimenti lascia perdere. Ci sono tante bambine gelose (ho letto un po’ di cose appena tornato in Italia) che non voglio più. Ho bisogno di una famiglia vera e che mi supporta sempre. Specialmente quando succedono cose così grandi. Un po’ di rispetto e basta con tutta questa ironia in giro. Grazie!”.