Una carriera cominciata 45 anni fa, quando nel mondo della musica esce il disco “Alice non lo sa”. Non è il vero esordio di Francesco De Gregori, perché il cantautore romano aveva in realtà esordito l’anno prima, nel 1972, in un disco in coppia con l’amico Antonello Venditti, “Theorius Campus”. Alice però è il primo interamente a suo nome ed è anche il primo grande successo di una carriera quarantennale che non accenna a esaurirsi. Contiene infatti il brano omonimo che seppur censurato in televisione per il testo molto esplicito (parla di un uomo che sul punto di sposarsi scopre che la moglie è incinta di un altro uomo rifiutando di spasarla, una critica al mondo borghese e perbenista dell’epoca) vende molto bene. Il grande successo per Francesco De Gregori arriverà però due anni dopo, quando esce il disco “Rimmel”, primo in classifica grazie a una serie di canzoni di grande successo, a cominciare dalla title-track. Purtroppo De Gregori “incappa” nell’atmosfera del periodo storico, gli anni 70 del movimento studentesco e dell’antagonismo di sinistra. Appartenente anche lui a quel mondo, viene accusato di essersi “venduto” al successo, scrivendo canzoni commerciali.
QUELLA PISTOLA PUNTATA ALLA TESTA: “SUICIDATI”
In realtà il cantautore non ha mai fatto politica, solo espresso dubbi e impressioni tipiche dell’epoca, ma nonostante questo subisce un autentico processo sul palco del Palalido di Milano. Al termine del concerto infatti alcuni appartenenti a organizzazioni extra parlamentari di sinistra lo sequestrano pistola alla mano e intentano un processo politico, arrivando al punto a invitarlo a suicidarsi. De Gregori ci mette due anni per superare il trauma, ritirandosi dalle scene. Intanto si sposa e diventa padre di due gemelli, e nel 1978 torna a pubblicare un disco, intitolato solo con il suo cognome, che contiene il grande successo Generale. Finiscono anche gli anni 70 e il cantautore può così dedicarsi tranquillamente ala cosa che ama di più, la musica. I successi continuano a ogni pubblicazione, da La donna cannone a Titanic, per tutti gli anni 80. De Gregori arriva agli ultimi anni sempre amatissimo dal suo pubblico che lo segue entusiasta a ogni concerto, sempre tutto esaurito, mentre lui si toglie soddisfazioni come pubblicare un disco di canzoni da lui tradotte in italiano del suo grande idolo e ispiratore Bob Dylan (“Amore e furto”).