Abbiamo conosciuto Georgette Polizzi durante l’edizione del 2016 di Temptation Island in cui partecipò insieme al fidanzato Davide Tresse. Da quell’esperienza la coppia si era fatta sempre più forte, ma qualcosa, nell’ultimo anno ha fatto tremare le loro vite. Il suo nome è  sclerosi multipla di cui Georgette ha scoperto poco fa di soffrire. Lei stessa, dopo aver pubblicato alcune foto in sedia a rotelle, ha raccontato ai suoi follower il motivo di quella situazione, e oggi ha ripercorso quel fatidico giorno insieme a Spy a cui ha raccontato: “Quella mattina sono entrata in ospedale camminando, avvertendo solo una sensazione d’indolenzimento dal collo al pube, verso sera non stavo neanche più in piedi. Mi hanno messo a letto e da quel momento in poi il mio corpo mi aveva imprigionato. Ho pianto tutta la notte”. Georgette è sempre stata una ragazza attiva, con quegli occhi che hanno sempre espresso un grande amore per la vita e niente l’ha fatta arrendere: “Tutte le notti, per più di un mese non ho dormito, provavo e riprovavo, con tutte le mie forze a muovere anche solo una piccola parte di quel corpo che non sentivo più mio”.



L’AMORE DI DAVIDE

Durante tutto il suo percorso, nel combattere la sla, Georgette ha avuto al suo fianco Davide che “è stato fondamentale. In alcuni momenti si tende a pensare d’essere soli contro la vita, con lui al mio fianco ho pensato che tutto potesse essere più semplice”. Nonostante la Polizzi abbia inizialmente allontanato il fidanzato per paura di trascinarlo in una storia di sofferenze, Davide ha abbracciato la sua malattia e ha voluto anche chiederle la mano. I due, insieme, oggi hanno numerosi progetti, “la sclerosi è una malattia bastarda. Non ti prepara. Arriva all’improvviso e cambia tutto”. L’ultimo aggiornamento di Georgette sulla sua salute è arrivato proprio questa mattina su Instagram: la stilista ha iniziato una cura sperimentale e qualche ora fa, con voce entusiasta e carica di energie, ha raccontato. “Mi sento da dio. Dopo la prima infusione mi sento carica, mi sento un leone e ho meno male”.

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