Il ricordo più bello che Massimo Giletti ha di Fabrizio Frizzi è di loro due seduti su una panchina in viale Mazzini, di fronte alla Rai. Lo ha raccontato il conduttore di Non è l’Arena nell’intervista rilasciata ad Avvenire. «Per lui era un momento complesso, aveva avuto problemi con l’azienda e andava in onda su Raitre. Gli dissi: “Non ti preoccupare, andremo avanti lo stesso. Faremo tante cose belle e tra dieci anni ci ritroveremo su questa panchina”». Massimo Giletti e Fabrizio Frizzi sono cresciuti insieme: «Conoscevo le sue amarezze, anche quelle dell’ultimo periodo, e non mi è piaciuto vedere alcune persone strapparsi le vesti ai suoi funerali». E poi rivela: «Non tutti erano suoi grandi amici come si sono mostrati. Purtroppo è la natura dell’uomo, non possiamo far altro che perdonare». E infine un pensiero su Frizzi: «Un ragazzo pulito, trasparente, era così come lo si vedeva». (agg. di Silvana Palazzo)



GILETTI: “DAL VOLONTARIATO A LOURDES AL RITORNO IN RAI”

Dopo un anno televisivo molto intenso, Massimo Giletti ha scelto Lourdes come meta per ritrovare la serenità interiore. Il conduttore televisivo ci va da trentun’anni per aiutare ed essere aiutato. Lo ha rivelato nell’intervista rilasciata all’Avvenire, spiegando quanto sia importante per lui questa esperienza. «Ti dà una ricchezza incredibile, umiltà e capacità di mantenere i piedi per terra. Quando lavori alle piscine, senti che tutto quello che ti affliggerà al ritorno a casa è di una piccolezza infinita. La gioia e la serenità che porto con me da Lourdes mi aiutano tutto l’anno». E nel resto dell’anno fa registrare numeri incredibili. Prima con L’Arena, poi con Non è L’Arena su La7. Scontata la conferma di Urbano Cairo: «Siamo uomini per i quali la parola vale più di ciò che è scritto. Il 30 giugno 2017 ci siamo promessi di rivederci l’anno dopo per dire se l’esperienza di lavoro insieme era stata soddisfacente per entrambi». E insieme hanno deciso di proseguire. Nell’intervista però ha parlato anche della recente scomparsa di Sergio Marchionne, rivelando che questi lo seguiva in tv, ed espresso tutto il suo dolore per la morte di Fabrizio Frizzi, «un ragazzo pulito, trasparente, era così come lo si vedeva».



“RAI? SONO UN UOMO DI SENTIMENTI…”

Massimo Giletti tornerà in autunno nella prima serata della domenica di La7 con Non è l’Arena. Ma il passaggio non è stato facile: «Ho un grande rispetto per Cairo, per quello che mi ha dato umanamente in questo anno per me molto difficile. Lasciare la Rai non è stato indolore. Sarei rimasto comunque proprio per questo rispetto ma ho anche avuto la fortuna di lavorare in totale libertà e di trovare un direttore come Andrea Salerno». La nostalgia della Rai però c’è e Massimo Giletti non la nasconde affatto: «Ci penso sempre e quando passo a viale Mazzini non posso fare a meno di alzare lo sguardo verso quelle finestre. Provo un sentimento strano, un misto di amarezza e di amore – ha dichiarato all’Avvenire -. Amarezza perché ho provato sulla mia pelle che basta una persona per decidere cosa deve succedere a un conduttore con ventisette anni di azienda alle spalle senza che nessuno muova un dito. Amore per le tante persone con cui ho lavorato, quel mondo lo porto dentro di me». In futuro comunque tornerà in Rai: «Le rispondo con le parole di Urbano Cairo che ha detto: “Per Giletti è pronto un contratto di cinque anni ma non credo che lo firmerà”. Sono ancora un uomo di sentimenti e sono contento di provare emozioni. La Rai è la mia casa, ho sempre rifiutato tutte le altre proposte che mi sono arrivate quindi… boh!».

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