Vanessa Redgrave ha ricevuto il Leone alla Carriera durante la 75esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. “Questo premio è una specie di miracolo”, ha confidato l’attrice londinese con oltre 80 film all’attivo, sei nomination all’Oscar e una statuetta vinta come miglior non protagonista in Julia, al fianco della collega Jane Fonda. Inizia con il teatro ma poi viene catturata dal cinema e lavora con i migliori regista: da Sidney Lumet a James Ivory, da Franco Zeffirelli ad Al Pacino, a Brian De Palma. Tra gli altri, anche il marito Franco Nero e dalla loro relazione nasce Carlo. Lo scorso anno, a 80 anni, l’attrice ha diretto “Sea Sorrow – Il dolore del male”, un viaggio tra Grecia, Libano, Italia, Calais e Londra alla ricerca dei profughi rifugiati in Europa. “Non ho deciso di fare questo documentario, ho voluto farlo perché tanta gente non conosce i fatti che accadono ai profughi – racconta l’attrice a Venezia – questo argomento mi sta particolarmente a cuore”. Poi prende una pausa per fare un lungo respiro: “Mi verrebbe da bestemmiare per ciò che si fa per i migranti – aggiunge – ho una rabbia dentro… I governi europei hanno perso ogni comprensione della realtà e dell’umanità”.



Vanessa Redgrave, il Leone alla Carriera

Vanessa Redgrave non usa mezzi termini quando parla di questo delicato argomento da lei molto sentito. Ed infatti da bambina, durante la Seconda guerra mondiale, fu evacuata nelle campagne londinesi. Poi ricorda la sua prima recita teatrale, per merito di un amico anche lui evacuato che aveva la passione per il teatro. “Ascoltavamo tutti i giorni la radio e le previsioni del tempo – spiega – la narrazione faceva parte delle nostre vite. Questo amico scrisse un testo per me. Mettemmo in piedi uno spettacolo che facemmo pagare mezzo penny per aiutare la marina mercantile britannica. Eravamo ai tempi della guerra. In questo modo ho avuto l’occasione straordinaria e terrificante di aiutare il mio paese con il mestiere che avrebbe segnato il mio futuro”. In ultimo, un ricordo di quella volta che rifiutò un premio dalla Regina. “In realtà – precisa l’attrice – si trattava di un premio conferito dal primo Ministro e non dalla Regina, era un premio politico, e non potevo accettare nessuna onorificenza da parte di Tony Blair (allora ministro, ndr) visto che aveva portato in guerra un paese sulla base di una menzogna”.

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