Marco Alemanno è ritornato nella sua Nardò, la stessa cittadina da cui diversi anni prima era partito alla volta di Bologna. Un viaggio che alla fine gli permetterà di conoscere Lucio Dalla ed entrare nel suo cuore, così come nella sua vita privata. Diventerà infatti il suo assistente, lo sosterrà in ogni evento mondano ed infine piangerà tutte le sue lacrime in occasione dei funerali dell’artista, quando per dargli un ultimo saluto reciterà alcuni passi del libro Gli occhi di Lucio, edizione Bompiani e che Alemanno vorrà realizzare per dare il suo personale omaggio al grande artista. Ritornato a Nardò ed alla musica, Marco ha impiegato diversi anni prima di elaborare del tutto il lutto. Scriverà infatti nel 2013 Dalla luce alla notte e si unirà poi alla cooperativa Terramare che gestisce gli eventi nella cittadina. Lucio Dalla verrà invece ricordato dagli amici e colleghi nel concertone Lucio!, un tributo che andrà in onda su Canale 5 nella prima serata di oggi, venerdì 31 agosto 2018. “Lucio amava molto la Puglia“, racconta Alemanno a La Repubblica, “gli ho fatto scoprire il salento“. L’amore per l’Italia del cantautore era evidente anche nella sua volontà di possedere molte case che gli permettessero di visitare i luoghi più cari. Ma quell’incontro con la provincia di Lecce gli fu fatale, tanto da decidere di imparare il dialetto locale solo per intonare la canzone popolare Lu rusciu de lu mare, in previsione della Notte della Taranta di tredici anni fa. “Non riuscì ma ci divertimmo tantissimo“, sottolinea ancora Alemanno.
Il rapporto con Lucio Dalla
Marco Alemanno è stato a lungo visto come il compagno ufficiale di Lucio Dalla, ma fino alla sua morte questo loro presunto legame non è mai stato confermato da nessuno. Lo stesso artista non ha mai voluto parlare del suo rapporto con i sentimenti, preferendo la strada della discrezione anche con gli amici. Anzi in seguito alla sua prematura scomparsa è stato il cugino Simone Baroncini a sottolineare in un’intervista a Bologna Today che Alemanno non era il compagno di Dalla. Dichiarazioni rese quando ancora si cercava un testamento dell’artista, mai trovato, che avrebbe potuto fornire le sue indicazioni su proprietà e volontà. Alemanno tuttavia ha vissuto in via D’Azeglio anche oltre la morte di Dalla, per poi dover abbandonare la casa del mentore alcuni mesi più tardi. Per Baroncini è chiaro che non si possa parlare della presunta omosessualità del cugino: “l’ho visto spesso con delle donne“, afferma parlando anche di un rapporto fra Dalla e Marco più “fraterno, anzi, paterno“, che sentimentale. Le voci di corridoio avrebbero visto invece Dalla condividere la sua vita con diversi uomini e per questo considerato quasi con certezza gay. In realtà lo stesso artista non ha mai voluto confermare o smentire nessun gossip a riguardo, preferendo definirsi estraneo ad ogni preferenza in un’intervista del ’79 al giornalista Pietro Savarino. “Sono un uomo abbastanza appartato anche a livello di sentimenti“, dichiarerà infatti evidenziando come questa sua posizione riguardasse anche la politica. “Sono solo perché lo voglio essere“, aggiungerà poi parlando del perché non abbia mai avuto, forse una persona al proprio fianco.