Da qualche tempo Michele Cucuzza, volto amatissimo dei canali Rai, ha detto addio a viale Mazzini, un’uscita di scena in sordina, ma che a molti non è passata inosservata. Eppure, intervistato da Maurizio Caverzan per La Verità, il noto conduttore rivela di non essersene andato del tutto, dal momento che continua a collaborare con la Rai e, in particolare, con Radio 1: “Con Tiziana Di Simone conduciamo Caffè Europa, il programma settimanale del sabato mattina”. Tra i suoi impegni attuali, anche una collaborazione con il Corriere dell’Umbria, oltre alla conduzione di un programma tv pomeridiano: “Antonio Azzalini, ex vicedirettore di Rai 1, che ora dirige Telenorba, mi ha proposto di condurre Buon Pomeriggio con Mary De Gennaro, un programma leggero con ospiti, musica, lifestyle”. Ma gli assi nella sua manica, a quanto pare, sono molteplici: “Ho scoperto di avere estimatori anche a Mediaset. Poco meno di un anno fa il direttore delle risorse artistiche, Giorgio Restelli, mi ha chiesto di entrare nel cast del programma di Savino (50 Special, ndr).



“IN TV I DIRETTORI CAMBIANO”

Michele Cucuzza non nasconde che il motore di tutto è la sua passione per il giornalismo, una molla che gli dà la forza di andare avanti e dare vita sempre a nuovi percorsi. Di recente, ad esempio, ha scritto due “libri da giornalista”, uno si intitola “Il male curabile” e l’altro “Gramigna, volevo solo una vita normale”. Nel primo, assieme al matematico che dirige il Methodist Hospital Research Institute di Hudson, Mauro Ferrari, Cucuzza dà vita a un’indagine sull’impiego delle nanotecnologie per la cura del cancro; nel secondo, invece, narra la storia di Luigi Di Cicco, un ragazzo che è riuscito a sfuggire dall’influenza della camorra e che oggi vive a Civitavecchia. Forte dell’amore che lo spinge a scrivere, oggi non sente il peso di aver lasciato la Rai, continuando a dedicarsi alle sue passioni e alle sue due figlie, Carlotta e Matilde: “In tv i direttori cambiano e cercano di rinnovare. Magari scelgono, giustamente, qualcuno più giovane”.



L’INCONTRO CON SANDRO PERTINI

Dopo aver ripercorso i suoi primi passi nel mondo del giornalismo come fondatore di Radio Popolare, Michele Cucuzza ha ricordato il suo incontro con Sandro Pertini e l’intervista da lui realizzata nel 1980: “Venne in visita a Milano, ero barbuto e capellone ed emozionato. Lui doveva andare al Castello Sforzesco. Con gli altri colleghi ci avvicinammo alla macchina: “Benvenuto a Milano Presidente!’. E lui: ‘Bella barba giovanotto!”. Dopo aver notato il suo look, Pertini si sarebbe poi incuriosito nello scorgere il suo registratore portatile e, in seguito alla richiesta di Michele Cucuzza di poter avere da lui qualche dichiarazione, il presidente avrebbe risposto così: “Però a un patto, mi devi dare del tu!”. Giornalista e conduttore, oggi Michele Cucuzza sente di essere affine a Enrico Mentana: “Insieme ad Antonio Di Bella è il miglior giornalista televisivo italiano. Sono due giornalisti del telegiornale come me, ho avuto la fortuna di lavorare con entrambi”, e non condanna la tv trash: “la tv generalista è per tutti, non solo per chi è sofisticato, ma Barbara D’Urso la sa fare benissimo”

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