Jimmy Il Fenomeno, l’attore caratterista noto per aver prestato il suo volto così particolare a decine di commedie negli Anni 70 e 80, ci ha lasciatio all’età di 86 anni. I funerali del particolare quanto amato personaggio si sono svolti questa mattina, alle ore 11, a Milano. Un ultimo saluto che ha però lasciato ulteriormente l’amaro in bocca visto che non c’era nessuno dei volti dello spettacolo che hanno lavorato con lui. Luigi Soffrano aveva condiviso il set con tanti volti dello showbiz grazie a 150 film nel curriculum e svariate apparizioni televisive: da Ezio Greggio al Drive In ad Alvaro Vitali e Lino Banfi nelle commedie sexy. Eppure, questa mattina, nessuno di questi si è presentato. Per l’autore televisivo Adriano Bonfanti, Jimmy è stato “Dimenticato”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
FUNERALI TRA GRANDI ASSENZE
I funerali di Jimmy Il Fenomeno si sono svolti questa mattina a Milano. “Per chi non c’era, se a qualcuno interessa, ecco l’ultima apparizione di Jimmy il Fenomeno, stamattina. Pochissima gente, nessun collega, dimenticato come in questi ultimi anni. Normale. Io ero in rappresentanza di quelli del Drive In e di amico. Buon viaggio, Jimmy”. Queste le parole condivise su Facebook da Adriano Bonfanti, autore TV che aveva lavorato con l’attore durante Drive In. Intorno alle 11 l’ultimo saluto, documentato – così come si legge – proprio da pochissime persone. Nessun personaggio noto, assenti tutti i volti che hanno condiviso con lui la scena, in oltre 150 film. Da Ezio Greggio ad Alvaro Vitali e Lino Banfi, tutti non pervenuti. Il suo drammatico appello risale ormai al 2010 quando, cosciente del fatto che non gli era rimasto nulla di cui vivere, aveva tentato di ricevere un sussidio dallo Stato (il sussidio Bacchelli), ma la sua richiesta non è mai andata a buon fine. Nello stesso periodo, tramite la sua pagina di Facebook, aveva anche chiesto aiuto agli estimatori, per lo stesso motivo, visto che doveva sostenere l’esoso costo di vivere in una casa d’accoglienza per anziani proprio in quel di Milano, città che stamattina gli ha regalato l’ultimo saluto. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
L’INSEGNAMENTO SULLA COMICITA’
Jimmy Il Fenomeno era un attore che caratterizzava i suoi personaggi al cinema, anche solo grazie all’incredibile mimica facciale. Nonostante questo, i B movie sono andati avanti anche senza lui che, così come riportava anche l’AdnKronos aveva lanciato il suo appello qualche tempo addietro. Caduto letteralmente in miseria, aveva confessato tra le pagine di TV Sorrisi e Canzoni, di vivere sulla sedia a rotelle in un istituto di Milano. Eliminate le spese di assistenza, l’uomo doveva sopravvivere con – appena – 120 euro al mese. Diabetico e con una salute decisamente traballante, il foggiano viveva ormai da anni nella struttura milanese ma non si dava comunque per vinto. Nell’istituto si trovava bene ma la piccola pensione sociale era veramente piccola. Dopo avere richiesto agli estimatori di Facebook un piccolo aiuto economico, puntava anche sul sussidio Bacchelli (il contributo per coloro che si sono “distinti nel mondo dell’arte, della cultura, dello spettacolo e dello sport”). E se pensate che le commedie di serie B non vengano apprezzate come avrebbero dovuto, proprio Jimmy ci regalava un prezioso insegnamento: “Solo gli stupidi sottovalutano i benefici della comicità e del sorriso”. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
OLTRE 150 FILM NELLA SUA CARRIERA
‘Jimmy il Fenomeno‘ è morto nella casa di riposo di Milano ‘Casa per coniugi’. Una carriera molto ricca quella di Luigi Origene Soffrano che, seppur non da grande protagonista, è diventato uno dei volti storici della commedia italiana. Nella sua carriera ha infatti partecipato a oltre 150 film, da quelli interpretati con Totò e Aldo Fabrizi a quelli della commedia sexy all’italiana degli anni 70. Indimenticabile la caratteristica che lo ha reso noto al pubblico, ovvero quella di presentarsi con uno sguardo strabico, un modo di parlare dialettale e una risata sconclusionata. Tanti i film nei quali Jimmy Il Fenomeno ha recitato tra cui ‘Il monaco di Monza’, ‘Fantozzi’, ‘La liceale nella classe dei ripetenti’, ‘Fico d’Indià, ‘Il bisbetico domato’, ‘I fichissimi’, ‘Innamorato pazzo’, ‘Acqua e sapone’ e il ‘Il ragazzo di campagna’. (Aggiornamento di Anna Montesano)
L’INTERVISTA RILASCIATA DA JIMMY POCO TEMPO FA
Addio a Luigi Origene Soffrano, meglio noto come Jimmy il Fenomeno. L’attore è deceduto a 86 anni nella casa di riposo per anziani di Milano dove viveva dal 2003 a causa di gravi problemi fisici che lo avevano costretto a muoversi sulla sedia a rotella. Nei suoi trascorsi, l’attore ha più di 150 film, oltre che partecipazioni a programmi storici quali Drive In al fianco di Ezio Greggio. In un’intervista rilasciata qualche tempo fa all’Adnkronos, Jimmy il Fenomeno aveva parlato delle proprie condizioni, causate soprattutto dal diabete, e delle difficoltà economiche conseguenti al suo trasferimento nella residenza per anziani: “Mi trovo bene, e ho anche una piccola pensione sociale e d’accompagnamento ma detratte le tante spese di assistenza mi restano solo 120 euro al mese. Devo pur vivere. Per questo con mio fratello Mario e un amico, abbiamo chiesto un aiuto economico ai miei fan su Facebook, e ora puntiamo al sussidio Bacchelli”, rivolto a coloro che si sono distinti nel mondo dell’arte, della cultura, dello spettacolo e dello sport. [Agg. di Dorigo Annalisa]
LA SUA LUNGA CARRIERA
Lunedì 6 agosto, a 86 anni è morto Luigi Origene Soffrano, il caratterista conosciuto come Jimmy il fenomeno, in una casa di cura per anziani. A portarlo al successo ci sono stati numerosi programmi televisivi come Drive In, ma in totale, si conta abbia lavorato, tra gli anni Settanta e Ottanta in 150 film. Numerose e importanti sono state le sue collaborazioni: ha lavorato con Totò, Aldo Fabrizi, Paolo Villaggio in Fantozzi, Celentano e Renato Pozzetto. Inoltre Soffrano ha recitato in numerose commedie “sexy” con personaggi come Lino Banfi, Edwige Fenech, Renzo Montagnani e Gloria Guida. In tutti questi 150 film, Jimmy il fenomeno, non ha mai recitato come protagonista, ma sempre come comparsa. Il caratterista era malato dal 2003 e viveva in sedia a rotelle, più volte si era appellato alla legge Bacchelli per richiedere degli aiuti, essendo in difficoltà. I funerali saranno mercoledì 8 agosto a Milano. (Agg. Camilla Catalano)
RIFIUTO’ UN FILM CON FELLINI
Se ne è andato ieri, a Milano doveva viveva indigente in una casa di riposo, Jimmy il Fenomeno. Un volto del cinema italiano che nessuno dimenticherà. Nato nel ’32 a Lucera, aveva iniziato la carriera nel ’58 con un film di Vasile e in 40 anni era apparso in oltre 150 film accanto a nomi come Totò, Fabrizi, Sordi (nel «Medico della mutua»), Tognazzi, Celentano e Paolo Villaggio nel primo «Fantozzi». Tante curiosità intorno alla sua figura, una in particolare ha come protagonista Fellini. Lui, che amava le figure curiose, decise di scritturarlo per il personaggio del magistrato nel suo ultimo film, «La voce della Luna». Una grandissima occasione per Jimmy che, tuttavia, declinò la proposta. Il tutto perché “il fenomeno”, così com’era appellato, era già impegnato per fare un Pierino. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Era il portafortuna del calciomercato Anni 80
Tra le “mille vite” artistiche e non di Luigi Origene Soffrano, meglio conosciuto come Jimmy il Fenomeno, c’è anche quella forse meno nota di portafortuna del calciomercato negli anni d’oro del football nostrano, gli Ottanta in cui le grandi del nostro paese giostravano tra un Platini, un Maradona e un Rummenigge. E nei giorni cruciali della chiusura delle trattative Jimmy si trovava spesso nella sede del mercato (negli anni Ottanta è stato per diverso tempo l’hotel Jolly a Mirafiori) firmando autografi e venendo considerato, fotografato o ripreso accanto ai presidenti, un vero e proprio portafortuna. Tanto che molti patron del calcio di tanti anni fa spesso lo volevano esplicitamente al loro fianco quando c’era da chiudere qualche trattativa particolarmente complicata. Un simbolo non solo del cinema, ma anche di un calcio che non c’è più. (agg. di Fabio Belli)
IL SALUTO DEI FANS SUL WEB
La morte di Luigi Origene Soffrano, attore italiano meglio nome come “Jimmy il Fenomeno”, protagonista di più di 100 film, ha colpito il popolo del web che lo sta salutando ricordando battute e film di cui è stato protagonista. Sono diversi gli utenti che, su Twitter, stanno dedicando un minuto all’86enne che, a detta di molti, non avrebbe mai avuto la giusta riconoscenza dal mondo dello spettacolo. Un utente, in particolare, cinguetta: “Tutti che diventano fan di tutti, ma quando viene a mancare Jimmy il fenomeno nessuno che lo calcola? Ci penso io a salutarti fenomeno”. Qualcun altro aggiunge: “Se n’è andato #JimmyilFenomeno, uno che è stato protagonista del #cinema italiano per quarant’anni senza mai essere protagonista, capace di regalare pennellate di colore di naturale comicità e bonaria follia. Un grande, a modo suo”. Per il mondo dello spettacolo è, dunque, un giorno di lutto (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
https://twitter.com/albyritz/status/1026867183593381891?ref_src=twsrc%5Etfw” rel=”nofollow
MORTO “JIMMY IL FENOMENO”
È morto Luigi Origene Soffrano, meglio conosciuto come “Jimmy il fenomeno”. L’attore si è spento all’età di 86 anni nella residenza per anziani di Milano dove viveva dal 2003. I funerali si svolgeranno mercoledì alle 11. Le smorfie, la sua parlata in dialetto e il tono di voce sempre sopra le righe sono indelebili nei ricordi di chi ha visto le sue commedie. L’attore ha prestato il suo volto a decine e decine di commedie, poi si è dato anche alla televisione, partecipando come spalla di Ezio Greggio a Drive In. Interpretava, in uno sketch a dir poco surreale, “il portachiavi del Milan”, vinto dai concorrenti di “Testa di quiz” di cui Ezio Greggio era il conduttore. Celebri sono i suoi ruoli in “Ercole alla conquista di Atlantide” e “Il federale”. La sua ultima interpretazione nel 1998 con “Jolly Blu”. In questo lasso temporale Jimmy il fenomeno ha caratterizzato decine e decine di film. Nel 2010 invece lanciò un appello per avere il sussidio della Legge Bacchelli.
ADDIO A UNO DEI PIÙ GRANDI CARATTERISTI DEL CINEMA ITALIANO
Nell’epoca d’oro della commedia sexy all’italiana, Luigi Origene Soffrano era una presenza fissa tanto che sarebbe impresa ardua riportare tutta la sua filmografia. Ma basta ricordare, tra gli altri titoli, “Il monaco di Monza”, “Fantozzi”, “La liceale nella classe dei ripetenti”, “Fico d’India”, “Il bisbetico domato”, “I fichissimi”, “Innamorato pazzo”, “Acqua e sapone”, “Il ragazzo di campagna”. Jimmy il fenomeno si fece amare così tanto che divenne un personaggio apprezzato anche lontano dal cinema, e infatti per anni fu ospite fisso del calciomercato, dove le società lo invitavano considerandolo un portafortuna. La fine di quel genere cinematografico, il passare degli anni e gli acciacchi hanno fatto finire malamente la sua parabola. Nel 2003 decise di andare a vivere in una residenza per anziani a causa dei suoi gravi problemi fisici che gli rendevano faticoso camminare. In stato di indigenza, lanciò un appello nel 2010 perché gli venisse riconosciuto il sovvenzionamento della Legge Bacchelli.