Su Edoardo Agnelli, il primogenito di Gianni Agnelli e della moglie Marella Caracciolo, calerà negli anni un assordante silenzio. Per diverso tempo al fianco del padre, con la sua sola presenza e assenza ha dimostrato quanto la vita dell’Avvocato fosse forse lacunosa sotto certi aspetti. I sentimenti che ha spesso provato con passione e travolgimento per le donne, non sembra averli mai destinati al figlio Edoardo. Tre giorni dopo l’ennesimo litigio, nell’impossibilità di vedersi valorizzato dal padre, il 46enne deciderà di lanciarsi da un ponte e suicidarsi. Lo confermano le testimonianze dei familiari e persino del cuoco di fiducia dell’Avvocato: Edoardo non riuscirà mai a reggere il peso del pugno di ferro del padre. Il loro rapporto era “logorato dalla mancanza di rispetto del padre verso il figlio”, dirà Lapo Elkann, nipote di Agnelli, alla fine del documentario che Tv8 trasmetterà nella sua prima serata di oggi, sabato 1 settembre 2018. Il titolo è semplice e altisonante allo stesso tempo: Agnelli. Un biopic prodotto dalla HBO e trasmesso per la prima volta in chiaro, che spazierà in lungo e in largo nella vita privata e pubblica del grande industriale. Impossibile non parlare quindi anche di Edoardo, colui che agli occhi di tutti sarebbe diventato l’unico erede di un impero indescrivibile. Il suicidio del figlio avrà un grande effetto sulla vita dell’Avvocato che, come ricorda Il Fatto Quotidiano, sprofonderà in una depressione ed in seguito ad una malattia che lo porterà fino alla morte, tre anni più tardi.
LE TRAGEDIE DELLA DINASTIA
Le tragedie vissute dalla famiglia dell’Avvocato non riguardano solo la perdita del primogenito Edoardo Agnelli. L’intera dinastia è bersagliata da drammi nel corso di svariati decenni. Edoardo infatti farà la stessa scelta fatta dallo zio Giorgio diverso tempo prima: il fratello dell’Avvocato si ucciderà dopo essere stato rinchiuso in un manicomio svizzero, per avergli sparato. Andando a ritroso il filo rosso scorre fino alla morte del senatore Giovanni Agnelli, il nonno che educherà il futuro rampollo della Fiat e che verrà accusato di collaborazionismo e estromesso dall’attività di famiglia. Non è chiaro se sia davvero morto di crepacuore, come si vocifera fin dai tempi in cui emerge il secondo Giovanni Agnelli, affidato alle cure del nonno in seguito alla morte del padre e futuro e leggendario imperatore della Fiat. Edoardo invece verrà subito inquadrato come diametralmente opposto al padre Gianni, più fragile e infelice. Edoardo subirà per molti versi lo stesso destino riservato al nonno Umberto diversi anni prima, quando il padre lo riterrà troppo debole per guidare l’industria e penserà a Gianni come suo successore, nonostante fosse ancora un ragazzino. Anche il primogenito dell’Avvocato verrà visto come inadatto a continuare l’opera paterna. “Margherita ha scelto di essere casalinga e madre ad oltranza”, scrive all’epoca La Repubblica parlando della seconda figlia di Agnelli. “Edoardo ha vissuto fino a che lo ha sopportato”, scrive ancora la giornalista Natalia Aspesi, “era bello, raffinato e malinconico”. Il suo sorriso si è spento a poco a poco con il trascorrere degli anni, mentre il peso aumentava e diminuiva vistosamente a seconda delle circostanze.