L’eredità di Gianni Agnelli per la figlia Margherita Agnelli non sarà solo quel cognome in grado di far decollare grandi cifre nella finanza mondiale. L’eredità in denaro lasciata alla famiglia dall’avvocato sarà uno dei motivi per cui i suoi discendenti, moglie Marella Caracciolo compresa, si ritroveranno ben presto a lottare tramite vie legali. Appena un anno dopo la morte del padre, Margherita riceve la prima batosta processuale, che sancisce come non possa pretendere nulla di più di quanto le è già stato destinato in precedenza. In quel periodo, scrive L’Espresso, si parla di appena 109 milioni di euro, una cifra irrisoria se si pensa agli incassi della Fiat ed all’impero che l’Avvocato ha creato nel corso della sua vita. In seguito si aumenterà la cifra fino ad oltre mille milioni di euro, salvo poi arrivare alla somma totale e vera grazie ai Panama Papers.
Lo scandalo dei conti offshore dimostrerà infatti come in realtà Margherita abbia ricevuto 1,5 miliardi di euro. Per capire che cosa sia successo bisogna tuttavia fare un passo indietro e ritornare ai mesi subito successivi alla morte di Agnelli. La Dicembre viene infatti ceduta a John Elkann, figlio di Margherita, e con esso l’intero organo di controllo della Fiat. Un’azione voluta non solo dalla moglie dell’Avvocato, ma anche dai fiduciari di Gianni, Franzi Grande Stevens e Gianluigi Gabetti. “Non sei degna di tuo padre” gli avrebbero risposto questi ultimi due, scrive La Repubblica, dopo le prime recriminazioni della donna. John riceve infatti non solo la sua quota ereditaria, pari al 33%, ma anche un 25% da parte della nonna, che di contro dà una liquidazione milionaria a Margherita perché esca dal gruppo. “Immaginavo che il 25% di mio padre doveva essere diviso fra me e mia madre“, riferirà tempo dopo ai magistrati di Milano. A quel punto Stevens l’avrebbe messa con le spalle al muro e convinta a firmare la divisione della quota fra tutti e tre i soci in vita.
I due matrimoni e gli otto figli
Margherita Agnelli porterà sempre con sé il cognome del padre Gianni, ma dal punto di vista caratteriale si è sempre mostrata molto distante dal grande indistruale. Semplice, alla mano, lontana da quegli sfarzi e riflettori che l’Avvocato ha sempre tenuto e avuto puntati dritti sulla sua persona. Oggi residente in Svizzera da tanti anni, Margherita ha tentato per molto tempo di attrarre l’attenzione del genitore. Una volta ha deciso persino di rasarsi i capelli a zero, ricevendo di contro una fredda risposta da parte del padre. Da qui forse la decisione di crearsi una famiglia tutta sua al fianco di Alain Elkann, il primo marito da cui avrà tre figli, fra cui John e Lapo. Poi il divorzio ed altri cinque figli, questa volta con il francese Serge de Pahlen. Otto figli e a quanto sembra Gianni Agnelli non ha mai mostrato una forte soddisfazione nel vedere la primogenita confinata al ruolo di madre e casalinga, come scrive Marco Ferrante nel 2007 nel suo libro Casa Agnelli, edizione Mondadori. Questa sera, sabato 1 settembre 2018, Tv8 trasmetterà il biopic Agnelli in omaggio all’Avvocato, raccontando anche diversi aspetti della sua famiglia. Anche di Margherita, che dopo aver lasciato la casa paterna si dedicherà alla pittura e che non sarà esente dalle tragedie. Fra cui il rapimento della madre del primo marito Carla Ovazza, avvenuto nel ’75, ed un incendio che nel ’92 le lascerà delle ustioni sul corpo. Perderà invece la causa contro la madre Marella Caracciolo e i tre manager Gabetti, Stevens e Siegfried Maron, che a suo dire avrebbero occultato un patrimonio che Gianni Agnelli aveva accumulato nel corso degli anni e forse protetto in un paradiso fiscale.