Sulla pagina ufficiale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sono tanti i commenti degli utenti sulla vicenda che ha coinvolto Ottavia Piccolo. Chi segue l’Anpi sta mostrando la propria solidarietà all’attrice a cui, però, qualcuno rivolge l’invito a non colpevolizzare gli agenti che, in quel momento, stavano facendo il loro lavoro. “Cara Ottavia, sono profondamente addolorato per quello che Le è capitato, ma mi creda, quegli agenti stavano facendo assolutamente il loro lavoro e dovere. Così’ come il funzionario. Loro obbediscono alle direttive ricevute. E non è facile nemmeno per loro operare in serenità e tranquillità in questo clima nebuloso. Fanno una vita di sacrificio, e mi creda, tanto sacrificio. Il problema non sono i poliziotti, il problema è ben più su, e dall’interno è difficile obiettare: non si può. Ma la stragrande maggioranza dei Poliziotti è gente meravigliosa e seria. E se può servire, io, Orlando Amodeo, mi scuso, non per quello che le è capitato, ma per quello che, che chi di dovere, non doveva fare capitare. Mi scusi. Purtroppo è vero non tutti conoscono l’ANPI. Ma è un problema culturale e sociale, non di polizia”, scrive un utente sotto il post sulla vicenda condiviso dall’Associazione. Cliccate qui per leggere tutto (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



“UNA VICENDA INCREDIBILE”

“Che incredibile vicenda”: l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia commenta così sui social quanto accaduto ad Ottavia Piccolo, l’attrice che sarebbe stata fermata dalla polizia perché indossava un fazzoletto Anpi. Una vicenda che sta facendo discutere e scatenato la reazione delle forze politiche, in particolare del Partito Democratico che ha presentato anche un’interrogazione parlamentare per chiedere al ministro Matteo Salvini di esprimersi sulla vicenda a fare chiarezza su tutti. Ad Ottavia Piccolo, nel frattempo, è arrivata la solidarietà della Presidente nazionale dell’Anpi, Carla Nespolo che l’ha ringraziata per “l’attaccamento ai valori dell’antifascismo, della Resistenza e all’Associazione nazionale partigiani d’Italia”. Da parte sua, Ottavia Piccolo ha ricambiato affermando: “Ringrazio di cuore la presidente Nespolo e l’Anpi tutta. Saperlo è il modo più bello per cominciare una nuova giornata. E aggiungo: Resistenza sempre!” (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



RIMBALZATA AL FESTIVAL DI VENEZIA

L’attrice Ottavia Piccolo è stata letteralmente rimbalzata all’ingresso del palazzo del Cinema di Venezia, il giorno delle premiazioni, perché al collo aveva annodato un fazzoletto dell’Anpi. “I tre agenti di polizia mi hanno detto che non sarei potuta entrare nel palazzo con quel fazzoletto”, ha raccontato l’attrice, “Ma in che paese viviamo?”. La Piccolo indossava quell’accessorio per ricordare gli infortuni sul lavoro e la precarietà dei posti. L’attrice non ci ha riflettuto molto, le parole dei poliziotti non l’hanno fermata: “Forse adesso è vietato girare in Italia con un fazzoletto dell’Anpi? Non è un segno di partito, ma il simbolo dei Partigiani italiani. Mi dispiace, io entro”. L’accaduto è arrivato ai vertici dei partiti politici e il deputato del Pd, Michele Anzaldi, ha presentato domande al ministro dell’Interno per far luce sull’accaduto. (Agg.Camilla Catalano)



DAVID SASSOLI

La vicenda di Ottavio Piccolo ha scatenato diversi commenti sul web. Tra questi c’è quello di David Sassoli che ha espresso in maniera chiara il suo parere. Il Vicepresidente del Parlamento europeo ha sottolineato: “Ottavia Piccolo fermata dalla Polizia perché indossava un fazzoletto dell’Anpi. Una vergogna che va chiarita in fretta. Le forze dell’ordine sono forze dell’ordine della Repubblica italiana, non di Matteo Salvini”, clicca qui per il tweet e per i commenti dei follower. Il Direttore de Il Fatto Quotidiano online Peter Gomez sottolinea: “Il questore dovrebbe spiegare quali disposizioni vengono date agli agenti”, clicca qui per il tweet. Vedremo se arriveranno delle risposte anche da parte delle autorità che spiegheranno con precisione quanto accaduto all’attrice Ottavia Piccolo. (agg. di Matteo Fantozzi)

“SALVINI FACCIA LUCE”

Non si placano le polemiche per quanto accaduto ad Ottavia Piccolo, fermata dalla polizia per “un fazzoletto Anpi”, stando a quanto dichiarato dall’attrice. Sul caso, dopo il deputato Michele Anzaldi, è intervenuta anche Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico che, come riferisce Il Messaggero, ha presentato un’interrogazione affinchè venga chiarita tutta la vicenda. Alessia Rotta, in particolare, chiede un intervento immediato da parte del Ministro dell’Interno. «Il ministro Salvini faccia luce sulla catena di comando che ha portato a fermare Ottavia Piccolo e spieghi. Se ci sono ordini che riguardano la messa al bando o la pericolosità presunta dell’Anpi, in questo caso le forze democratiche non potranno restare indifferenti», ha fatto sapere Alessia Rotta. Nelle prossime ore, dunque, potrebbero esserci sviluppi su quando accaduto ad Ottavia Piccolo (aggiornamento di Stella Dibenedetto).

IL PD: “BISOGNA FARE CHIAREZZA”

Sul caso di Ottavia Piccolo, fermata a Venezia dalla polizia che avrebbe avuto da ridire sul fazzoletto Anpi indossato dall’attrice, interviene il deputato del Pd, Michele Anzaldi che, come riporta Il Messaggero, ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno, per fare chiarezza sull’accaduto. L’interrogazione è stata presentata per «verificare in base a quali disposizioni la polizia ha impedito all’attrice l’ingresso nel Palazzo del Cinema di Venezia perché aveva indosso un fazzoletto dell’Anpi e da parte di chi tali disposizioni sono state impartite alle forze dell’ordine», spiega il deputato Pd. Da parte sua, Ottavia Piccolo ha già dichiarato che non si fermerà e che porterà avanti le sue idee. Quanto accaduto, comunque, sta scatenando numerose reazioni da parte del mondo politico italiano (aggiornamento di Stella Dibenedetto).

“RESISTENZA SEMPRE”

Ottavia Piccolo non ha alcuna intenzione di fermarsi. L’attrice, da sempre impegnata sul tema del lavoro come testimonial contro il passaggio delle grandi navi a San Marco e per la libertà di stampa, dopo l’assassinio della giornalista russa Anna Politikvoskaj, dopo essere stata fermata dalla polizia non ha alcuna intenzione di abbassare la testa. L’attrice che ha ricevuto il totale appoggio della presidente nazionale dell’Anpi, Carla Nespolo, annuncia resistenza in un’intervista rilasciata a La nuova Venezia. “Ringrazio di cuore la presidente Nespolo e l’Anpi tutta”, ha fatto sapere Ottavia Piccolo, “saperlo è il modo più bello per cominciare una nuova giornata. E aggiungo: Resistenza sempre”, ha spiegato l’attrice che ha anche ricevuto la solidarietà di chi è impegnato sul tema del lavoro. “Dovremo ritrovarci presto”, conclude, “farci vedere. Tutti col fazzoletto dell’Anpi e dei partigiani antifascisti al collo” (aggiornamento di Stella Dibenedetto).

OTTAVIA PICCOLO FERMATA “PER MIO FAZZOLETTO ANPI”

Dal razzismo al nazifascismo, dai diritti dei lavoratori fino al grave tema degli infortuni e morti sul lavoro: Ottavia Piccolo, con quel fazzoletto dell’Anpi addosso intendeva “rappresentare” tutte queste istanze in un momento storico in cui il nostro Paese è sostanzialmente diviso (soprattutto a livello culturale, ndr) tra i “populisti” di Lega e M5s e gli “antirazzisti” che da Sinistra attaccano ogni singola parola dei Ministri Salvini e Di Maio. L’affermata attrice di teatro e cinema ha denunciato in una intervista a La Nuova Venezia di essere stata fermata dalla polizia al Lido sabato scorso – l’ultimo giorno del Festival del Cinema di Venezia – proprio perché indossava quel fazzoletto dell’Associazione Nazionale Partigiani. La Piccolo è da molti anni schierata e impegnata nel difendere i temi della sicurezza sul lavoro e nel pomeriggio di sabato intendeva partecipare ad una piccola manifestazione organizzata da movimenti di Sinistra proprio davanti al palazzo del Cinema del Lido.

LA DENUNCIA AL LIDO DI VENEZIA

«Mi hanno fermata perché avevo al collo un fazzoletto dell’Anpi. Incredibile. Ma in che Paese viviamo?» denuncia l’attrice ai colleghi della cronaca locale de La Nuova Venezia. «Avevamo annunciato questo presidio davanti al tappeto rosso», dice, «non era una manifestazione, ma una testimonianza. Una cosa leggera, senza dar fastidio a nessuno. La denuncia di una situazione che ogni giorno passa sotto silenzio. Quella degli infortuni sul lavoro e dello sfruttamento degli operai. Avevamo anche ottenuto il permesso dei vigili, tutto regolare», spiega l’attrice teatrale, che poi tiene a precisare «Quando mi sono avvicinata alla barriera di sicurezza per entrare nell’area della Mostra del Cinema, in via Lorenzo Marcello, mi hanno subito fermato tre poliziotti. “Lei non può entrare con quel fazzoletto” mi hanno detto. “Perché mai?!? ho risposto, forse adesso è vietato in Italia girare con un fazzoletto dell’Anpi? Non è un segno di partito, ma il simbolo dei Partigiani italiani. Mi spiace, io entro». Ma la situazione ha rischiato di degenerare e solo a quel punto la Piccolo si vede arrivare un funzionario che le dà via libera dopo un “mini-fermo” di qualche minuto. «Significa forse che adesso per girare con la bandiera e il fazzoletto dell’Anpi dobbiamo chiedere il permesso? E che in certe zone non possiamo nemmeno entrare? Ma scherziamo?», attacca ancora Ottavia Piccolo.